Crisi delmoscato, falsi spumanti e vini gioiello del conte dello Champagne

09.12.2015

Crisi nel mondo del moscato. Per la prima volta negli ultimi dieci anni, il 2015 si chiuderà con un calo di vendite per l’Asti Spumante, con una previsione di giacenze che prima della vendemmia 2016 potrebbero raggiungere i 400mila ettolitri. Un problema legato alla perdita di quote di mercato su piazze importanti come la Russia e la Germania, mentre restano stabili le vendite in Inghilterra e negli Stati Uniti. @ E mentre i produttori si preoccupano per le rendite del Moscato continua a tener banco il caso dei falsi spumanti. In questo scenario interviene anche il presidente del Coordinamento Terre del Moscato, Giovanni Bosco, secondo cui: “Le multinazionali dell’Asti non fanno più promozione”. E chiede: “Possibile che non si possa tornare in tv con lo spot degli anni scorsi?” (La Stampa) @ Dalle polemiche sullo spumante alla storia di Audoin de Dampierre, il conte dello Champagne cui si devono “vini gioiello” destinati ai più appassionati cultori del genere. Lo scrive su Libero Carlo Cambi. @ Intanto, sul Corriere della Sera, Jean Valenti - decano dei sommelier italiani celebrato anche nell’ultima edizione di Golosaria n.d.r - si racconta a Leila Codecasa e Riccardo Rosa. E tra gli aneddoti della sua vita ricorda la volta in cui, ai tavoli del Savini, Onassis gli infilò in tasca 100 dollari per cenare a Dom Perignon. @ Il Forte di Gavi diventerà il punto di riferimento per gli eventi del Consorzio di tutela del Gavi Docg. Ad annunciarlo, nel corso della presentazione del progetto Valore Forte - Gavi for Arts, il presidente del Consorzio, Maurizio Montobbio: “Sarà il baluardo della nostra identità e della nostra cultura”. (La Stampa)

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