La lotta a difesa del Made in Italy passa (anche) attraverso una petizione online. L’iniziativa è nata a seguito dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni europee sull’etichettatura, che non impongono più l’obbligo di indicare la sede dello stabilimento di produzione e del Paese. Sul sito Change.org sono già state raccolte 6.500 firme e il concetto è stato ribadito anche dalla campagna di sensibilizzazione promossa da Great Italian Food Trade e da IlFattoAlimentare: “Conoscere lo stabilimento produttivo di un alimento è essenziale per il consumatore ed è l’unico elemento che consente di distinguere il made in Italy dalle imitazioni prodotte fuori dal Bel Paese. @ Dalla petizione per il Made in Italy a quella per abolire l’olio di palma dai prodotti alimentari. E’ l’appello lanciato da GreatItalianFoodTrade con una motivazione principalmente etica, dal momento che per produrre questo olio le multinazionali stanno applicando il cosiddetto “land grabbing”, una vera e propria espropriazione di terre con la deportazione di milioni di famiglie africane e asiatiche. (Avvenire) @ Frutta affumicata tra i bancali dell’ortomercato di Milano. Su Repubblica di oggi un servizio svela le irregolarità della vicenda, tra cui l’ambiente pervaso dall’odore di gasolio dei tir che arrivano a ridosso dei luoghi di scarico, i gruppi di fornitori, facchini, grossisti e acquirenti che si spartiscono i ruoli con ricadute sui consumatori e infine i sospetti sulle compravendite tra i capannoni, dove nessuno controlla la merce in arrivo e quella che viene fatturata. (Repubblica) @ Frutta e verdura anche al centro della puntata di “A conti fatti” andata in onda ieri su RaiUno. Nel giorno dei contrasti tra il sindaco di Verona Flavio Tosi e Matteo Salvini, la conduttrice Elisa Isoardi ha dedicato una puntata alle rimostranze di un gruppo di pensionati coltivatori degli orti urbani puntando l’indice contro la tassa di 15 euro imposta per un determinato orto. (Corriere della Sera) @ Una “bufala” uccide la mozzarella. Così titola il servizio de ilGiornale che spiega come la zona “avvelenata” della Terra dei Fuochi sia in realtà meno estesa rispetto alle denunce dei mesi scorsi. Nonostante questo, gli effetti dell’allarme inquinamento non si sono fatti attendere, ed hanno portato ad un crollo delle vendite dei prodotti dop pari al 40%. (IlGiornale) @ Nel cassetto dei cake designers italiani il sogno di una torta a forma di Stivale lunga 140 metri quadrati. L’intento è quello di entrare nel Guinness dei Primati presentando la torta scolpita più grande del mondo. (QN)