Cuochi imprenditori, personal chef e la trippa che unisce l'Italia

13.03.2017

Chef sempre più imprenditori. L’epopea dei cuochi-star non si arresta e sempre più spesso i grandi nomi della cucina internazionale “monetizzano” presentando cifre da capogiro. A fare i conti in tasca ai divi gourmet è Paola Jadeluca, che su Affari&Finanza riporta le quotazioni degli chef più celebri e scrive: “L’unico che sfonda il tetto del miliardo è l’americano Alan Wong, mentre tra i giudici della versione italiana di Masterchef il più ricco è Joe Bastianich", un ex di Wall Street che si dice “valga” 250milioni di dollari. (Ma lui preferisce non parlare di cifre n.d.r). @ E a proposito di Masterchef sono molti i quotidiani che nel fine settimana hanno parlato di Valerio Braschi, il diciannovenne vincitore dell’ultima edizione del talent culinario già ribattezzato “Il piccolo Cannavacciuolo” che ai giornalisti confida: “Sono l’anti-bamboccione. La mia passione è una lasagna, ma amo i menu asiatici”. (Il Corriere della Sera, La Stampa e Il Fatto Quotidiano) @ Ma tra i nuovi fenomeni che interessano il mondo della gastronomia, un capitolo a parte merita quello del “personal chef”, il cuoco privato diventato una vera moda tra le celebrità d’Oltreoceano e, da qualche anno, anche in Italia. Qualche esempio? Kevin Costner ne ha uno a cui chiede di preparare la zuppa di melone, mentre le sorelle Venus e Serena Williams si servono di un cuoco per i pasti prima dei match. Ma, udite udite, anche il Dalai Lama in Europa pare avere uno chef di fiducia. Ma per motivi di salute. (Corriere della Sera) @ “Un piatto povero ma di gran gusto che ha unito il Paese e simboleggia le promesse dei politici nelle campagne elettorali”. Così, suLa Verità di sabato, Morello Pecchioli presenta la trippa, una pietanza economica ma molto versatile che è anche tutelata da un’accademia. “Ogni regione ha la sua ricetta - scrive - la versione toscana (il lampredotto nei panini) ha anticipato i fast food e il cibo di strada”. @ Trattorie protagoniste su Repubblica, che propone un viaggio attraverso dieci osterie nei pressi di altrettante stazioni ferroviarie lungo tutta l'Italia. A firmare il servizio è Luca Iaccarino, che da oggi curerà anche una nuova rubrica chiamata “Buonappetito” sulle pagine di Dissapore.

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