Nelle mie due visite in stagioni diverse, ho registrato un livello alto su più piani: cortesia e massima attenzione verso il cliente, soprattutto se con diverse esigenze alimentari, un servizio agile senza neanche mezza sbavatura, senza approssimazioni, eppure naturalmente sorridente senza impostazioni ingessate o troppo formali, materia prima eccellente derivante da eccellenti produttori della Valle Camonica, cucina dai sapori vivi e sorprendenti anche nei piatti apparentemente più semplici per sapori e cotture, cura e passione in ogni aspetto, lista vini ampia, vini al calice presenti e variegati, di ogni ordine di prezzo e studiati anche a seconda dei piatti.
Il menu rappresenta il territorio, la cucina ne propone una rielaborazione di grande valorizzazione e le intuizioni creative dello chef non risultano mai bizzarrie da artista, ma sono tutte tese a esaltare i sapori delle materie prime.
Tra gli antipasti, mai assaggiate lumache alla brace così buone, e con un contorno di erbe e aromi così adeguate alla protagonista del piatto;
tra i primi, risalta l'uso dell'abete come aroma in due piatti: nelle
linguine ginepro e abete, e negli
spaghetti artigianali, burro al limone e trota affumicata; altri primi meritevoli: risotto persico e uovo di trota, tortelli ripieni di pomodoro, crema all'erba cipollina e paprika affumicata, spatzle di rapa rossa affumicata, crème fraîche alle erbe e ribes; tra i secondi, spicca la
selvaggina (sembra di essere in un rifugio di alta montagna, anzi meglio), ma è il diaframma che colpisce: raro trovarlo cotto al sangue così bene (sulla brace non temono confronti).
Per chi ama il pesce non si scenderà di livello, neanche un po': eccellente il
salmerino alpino sia cotto semplicemente alla brace, sia alla mugnaia, e sempre corredato di contorni di verdure buonissime.
I
formaggi di produttori locali sono altro acme raggiunto: fatulì, un taleggio da applausi, silter di diverse stagionature, insomma, un piatto di grande soddisfazione!
Infine, da non dimenticare, il
pane con farine macinate a pietra e lievito madre fatto in casa tra i più buoni mai mangiati, il caffè specialty (ruotano diverse miscele o monocultivar di pregio di volta in volta), e il
gelato artigianale, prodotto con latte di stalla (Oliviero Zanotti) e con materie prime scelte e lavorate da loro stessi, senza preparati e polverine.
Da Sapì
via Mazzini, 36
Esine (BS)
tel. 0364 46052 – 3355254381
ristorantesapi@gmail.com
Orari di apertura: da martedì a sabato per pranzo e cena; domenica solo pranzo; chiuso il lunedì
Foto da pagina Facebook