Degli spinaci e altre verdure meno conosciute, diete e cervello

26.05.2017

E’ notizia diffusa oggi anche da il Giorno (da cui è presa la foto) che è pronta la mappa del genoma degli spinaci messa a punto dai ricercatori del Boyce Thompson Institute che hanno confrontato DNA e RNA della specie selvatica con quello di 120 varietà in coltivazione. Dalla scoperta ci si aspetta piante più buone e resistenti. @ Ma le verdure, anche quelle meno conosciute, sono l’argomento del libro “Verdure antiche e dimenticate” scritto da Keda Black con ricette che mettono al centro della portata tuberi e radici come scorzonera e topinambur, ingredienti che stanno tornando in voga anche tra gli chef. Al Franco Parenti di Milano si celebra infatti in questi giorni il festival “The Vegetarian Chance” 2017 con il concorso di alta cucina vegana e vegetariana. (Corriere della Sera) @ Ma a proposito di alimentazione salutare scopriamo, leggendo La Repubblica, che secondo una ricerca della Swansea University Medical School  mangiare di meno può far attivare maggiormente il cervello. Una consistente riduzione delle calorie ingerite (-30%) infatti in due settimane, seguita da una alimentazione normale può far partire la formazione di nuovi neuroni, complice l’ormone dell’appetito. @ Ma se mangiare meno rende più intelligenti, attivare il cervello può aiutarci a dimagrire. A sostenerlo è Giorgio Serafini Prosperi autore e sceneggiatore, che in un’intervista a La Verità asserisce di aver perso 60 chili di peso, ricorrendo non alle diete, ma alla meditazione. (Fosse vero… meditate gente meditate. Ndr)

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