Eccoci con altre dieci tavole, provate alla vigilia dei nostri viaggi in giro per l’Italia, a completare quella che sarà la prossima edizione della guida IlGolosario Ristoranti che cambia anche formato, per contenere tutti i locali meritevoli che stiamo monitorando con i nostri collaboratori.
BORGO SANT’ANNA - Monforte d’Alba (Cn)
Pasquale Làera, il giovane chef (pugliese) di questo ristorante immerso nelle Langhe, che oggi conta anche su un locale gemello più informale (Lostu) è davvero esplosivo, capace di portare l’offerta più intrigante e completa che possiate immaginare.
Si capisce la difficoltà a trovare posto. In Langa da un lustro, ha dimostrato come la sua Puglia possa abbracciare il Piemonte, con soluzioni creative di altissimo livello. Io c’ero stato agli inizi, lasciando poi ai collaboratori le verifiche negli anni a seguire e poi ci sono stato un mezzogiorno di luglio di quest’anno.
Ci sono
varie sale, un
dehors bellissimo e un
servizio cordiale, giovane, preparatissimo. La
carta dei vini, e con essa l’offerta a bicchiere, è da grandi appassionati con alcune
chicche che si trovano solo nella nostra selezione dei Top Hundred.
Due i menu degustazione (Langhe e Storia a 65 euro e Passioni e Origine a 85).
Fantastica, al gusto e anche alla vista, la sua Parmigiana di melanzane mutuata dal secondo menu. Fra i primi, eccezionale pasta e cozze e poi quei saporosi ravioli di pecora, pecorino e cumino che già richiamano, per succulenza, bicchieri di Nebbiolo. Fra i secondi di carne, l’anatra, arachidi, fagiolini e albicocche, ma anche lo storico coniglio al Brus, accanto a proposte di pesce. Fra i dolci c’è da sbizzarrirsi con fichi, mandorle e vin cotto e la Scarpetta di nocciole e limone. Ha pure un menu che porta il nome di Assolo di caccia, a completare l’offerta, davvero intrigante. Ovviamente gli amuse bouche e la piccola pasticceria saranno fantastici. Paradiso.
loc. sant’anna, 84 - tel. 01731950332
(Paolo Massobrio)
LA SPRELUNGA - SEVESO (MB)
Arrivati in questa oasi a pochi chilometri da Milano e Monza, già nell’ultimo tratto di strada, salendo su una dolce collina verdeggiante, le città più vicine vi sembreranno lontanissime. Una volta entrati, vi ritroverete in “riva al mare”. Questo ristorante, da anni, è una delle migliori tavole di mare d’Italia. Tutto parte da una scelta di campo, fatta agli inizi e mai rinnegata, di avere sempre e solo la migliore materia prima possibile. E mentre molti in questi anni difficili han ceduto, qui, sulla qualità, non si è arretrato di un millimetro. A partire da questi ingredienti formidabili, il giovane e talentuoso chef patron Stefano Radici, cresciuto alla scuola della grande mamma Virginia, manda in tavola piatti d’eccellenza, in cui quello che il mare dà, è esaltato con tocchi sapienti, che si declinano in un tripudio di profumi e colori.
Nella sala ampia e luminosa o nello splendido dehors ideale in questa stagione. Seguiti nel servizio da quel campione di stile che è papà Franco, e dai suoi ottimi collaboratori. Con vini di meditata selezione di grandi e piccole cantine. Il vostro percorso, per chi ama le crudité, non potrà non partire con la
degustazione di crudo di pesce secondo Stefano, un piatto che sarà goloso biglietto da visita. In alternativa frittelle di gamberi in tempura con asparagi di mare.
Tra i primi, per chi ama il riso, con Risotto San Massimo verde con calamari marinati. Altrimenti gnocchi di patate con spada e crema di pistacchi. Di secondo, avanti tutta con astice alla catalana cotta, o gran fritto di mare. A chiudere semifreddo al miele riso soffiato e salsa ai frutti rossi gelati e sorbetti di loro produzione.
loc. altopiano - via sprelunga, 55 - tel. 0362503150
(Marco Gatti)
VINERIA TASCHET - ROCCHETTA TANARO (AT)
Non è facile trovare aperto un locale al lunedì. Ma l’asso nella manica lo fornisce come sempre Rocchetta Tanaro, dove è di casa un locale radioso, davvero sempre meritato. Spaziale la carta dei vini di Carlo, iconico il menu, perfetto nella sua esecuzione, con la carne cruda finissima a mò di carpaccio, il vitello tonnato, l’insalata russa imperdibile secondo la tradizione di Masio, la melanzana alla parmigiana, l’acciuga al verde, il peperone con la bagna caoda e la carpionata.
Fra i primi la scelta degli gnocchi al ragù di salsiccia non poteva essere che la migliore, prima del tenerissimo
coniglio al forno con le patate e delle formaggette di Roccaverano a varie stagionature.
Il bonet della tradizione chiude una serata davvero di grande soddisfazione.
piazza piacentino, 11 - tel. 0141644424
(Paolo Massobrio)
LE CICALE - SPINETTA MARENGO (AL)
È una mia personale sosta del cuore, il luogo appartato con l’orto e i tavoli di fuori in una via defilata di questa frazione prima della città. Qui Roberto (in cucina) e Raffaele (in sala) vi fanno sentire come a casa.
Scelta una buona bottiglia di vino, non solo piemontese, eccoci con la porchetta alle erbe montane con funghi sott’olio o con la trita affumicata al legno di rovere con salsa all’aneto. Gli
agnolotti al ristretto di Nebbiolo speziato sono buonissimi, da scegliere accanto alla trofie al pesto con basilico del loro orto, patate e fagiolini.
Fra i secondi ecco la grigliata mista di mare, oppure la tagliata di manzo con contorno di funghi trifolati. Tiramisù. Una bella offerta, per una cucina sempre di grande soddisfazione. Bravi!
via pineroli, 32 - tel. 0131216130
(Paolo Massobrio)
IL QUINTO QUARTO - LA BOTTEGA DEL FRESCO - BOSISIO PARINI (LC)
La trattoria italiana è così! Ancora una volta, la nostra ultima sosta qui è stata tra le più belle dell’anno. Le origini di questa avventura sono del 1939, quando Giuseppe Corti avviò l’attività, aprendo una macelleria. Nel 1958 il timone è passato al figlio Ignazio. Oggi questo luogo del cuore della nostra predilezione è nelle mani sapienti del nipote Arnaldo, e sua figlia Virginia, e di sua sorella Alessandra, che lo hanno trasformato, in chiave contemporanea, in trattoria-macelleria-salumeria-enoteca, con i diversi locali che son vicini, in un unico complesso, ossia La Bottega del fresco.
Accomodatevi ai tavolini distribuiti tra gli spazi all’interno, dove è possibile fare anche un aperitivo di gusto, o nel piacevole dehors. Lustratevi gli occhi con i vini della
formidabile cantina (oltre 600 le etichette), e con quei
salumi e quelle
carni (che potrete anche acquistare) protagoniste di un menu che valorizza in modo stragoloso la tradizione. E poi via con la selezione di
affettati di loro produzione, con chicche come pancetta e bresaola buoni come non li avrete mangiati mai. Poi avanti con tagliatelle al ragù di carne o risotto giallo con ossobuco di vitellone. Quindi, di secondo, costata di carne piemontese, tris di crudo tartare-carpaccio-carne all’albese di Fassona piemontese, fegato con le cipolle o
trippa estiva.
Torta cioccolato e peperoncino a chiudere una sosta che, qualsiasi sia la situazione che state vivendo, vi scalderà il cuore. Grande!
via beniamino appiani, 8 - tel. 031865502
(Marco Gatti)
LA FAVOLA DELL’ORTO - BERTINORO (Forlì)
Cercate questo locale divertente scendendo da una scalinata a destra del Belvedere sulla piazza principale del paese. Ci si accomoda nel balcone sulla vallata, dopo aver girato questo paese bellissimo e antico.
Qui preparano
18 pizze con
tre impasti differenti:
classico, cinque semi e integrale. C’è poi la possibilità di aggiungere variazioni fra prodotti di assoluta qualità. Si beve anche bene con alcune etichette di vino eccellenti come Calonga oppure la birra Bionoc, fino all’acqua minerale che a sorpresa è Lauretana. Per noi la
pizza Tarassaco con salame gentile di mora romagnola di Zavatta e la
Garofano con capperi di Pantelleria, alici del Cantabrico, olio all’aglio e origano di Pantelleria.
Fra i dolci e le torte del giorno o la panna cotta al basilico. Nell'elenco dei fornitori che costituiscono dei topping gourmet, tante referenze del nostro
Golosario.
piazza della libertà - tel. 3471434639
(Paolo Massobrio)
OSTERIA TUMELIN - LEVANTO (SP)
"L'innovazione è tradizione" sarà il tema della diciottesima edizione di Golosaria in programma a Milano dal 4 al 6 novembre. Se c’è un locale che incarna in modo esemplare questa filosofia, questi è l’Osteria Tumelin di Levanto. Qui accoglienza e gusto sono dna. Il testimone del fare bene passa da una generazione all’altra. L’intelligenza di saper proporre le ricette della tradizione ligure e di mare in modo contemporaneo, fanno sì che questo indirizzo sia vera eccellenza. Chiariamo subito. Se cercate un locale dove i coperti sono quattro e lo chef prepara piatti per soddisfare il suo ego, lasciate perdere. Ma se amate le atmosfere conviviali gioiose e volete un cuoco e una brigata che vivono la cucina come atto d’amore, con l’obiettivo di far felici i clienti, allora questa è la vostra meta. Non vi preoccupate, se quando ci verrete, soprattutto in estate, il numero di coperti è alto. Qui chiunque sia ospite, sia personaggio famoso o no, ognuno è accolto e servito come un re o una regina. Perché quella figura dell’oste italiano che noi mettiamo su un piedistallo, qui ha due esemplificazioni formidabili, con declinazione al femminile, in Anna e Romina, “ostesse” dalla simpatia contagiosa che vedrete girare tra i tavoli sorridenti e istrioniche, con una battuta per tutti, e con quel carisma che trasmettendosi anche a chi le affianca, a partire da Andrea, leader del team che segue il servizio, fa sì che ogni tavolo sia seguito come fosse l’unico.
In tavola, per i veri golosoni, imperdibile l’
antipasto di mare, con sequenza di assaggi sia freddi sia caldi. Per noi vale il viaggio.
Poi di primo pennette agli scampi, spaghetti alle vongole o risotto "Tumelin", con frutti di mare, calamari, seppie e gamberi. Quindi cuore della vostra sosta, uno dei pesci di grossa pezzatura, al forno o alla ligure (con patate pomodori olive e pinoli). Dolce arrivederci con una fetta di torta di mele con uvette e pinoli servita con il gelato alla crema o uno dei sorbetti della casa. Felicità!
via d. grillo, 32 - tel. 0187808379
(Marco Gatti)
GLI ORTI DEL BELVEDERE - MILANO
Fa sempre piacere trovarsi in un ristorante classico di pesce, in zona Porta Romana, con un bel dehors affacciato sulla via, ma anche le sale eleganti dell’interno. Qui la fa da padrone il pesce, servito in tutti i modi, fra cui il salmone marinato all’arancia, salicornia al vapore e gel di lampone. Buonissime le capesante scottate ai capperi, purea di cavolfiori alle acciughe e cristalli di tarassaco, oppure il mio calamaro ripieno glassato al datterino con stracciatella, olio al basilico. Fra i primi, con la pasta di Mancini ecco i ghiotti spaghettoni alle vongole veraci e friggitelli, ma non mancano le orecchiette al ragù di baccalà e peperone crusco.
Ai secondi un bel dentice o una spigola al sale, perfetta, oppure il loro fritto misto in tempura di verdure. Ai dolci il Biancomisù. Si sta proprio bene!
via orti, 10 - tel. 0249781425
(Paolo Massobrio)
LOCANDA DELL’ERBA MATTA - RENATE (MB)
In posizione strategica, perché a metà strada tra Milano e Lecco. In un territorio che potrebbe esser valorizzato, per quanto riguarda il turismo, visto che lago di Como e Villa Reale sono a due passi, e la Besana Brianza di Eugenio Corti, scrittore la cui grandezza finalmente inizia ad essere riconosciuta, è a pochi minuti, con i luoghi descritti nei suoi romanzi, che meritano di essere visitati. Un indirizzo prezioso per chi voglia gustare i piatti della tradizione brianzola e italiana. È la Locanda dell’erba matta di Renate.
L’ambiente è raccolto, curato, con pochi tavoli ben apparecchiati e distribuiti tra le due salette all’interno e il dehors, con un’atmosfera che ricorda quelle case di campagna di una volta dove rustico ed elegante andavano a braccetto.
A occuparsi di voi Carla Gober, in sala, e suo fratello Alessandro, ai fornelli, che vi assicureranno un servizio puntuale e attento e una cucina gustosa.
Con i vini di una bella selezione, e se volete anche birre artigianali. Per voi, da provare l’antipasto della Locanda, con cui avrete in sequenza, Brianzetta e salame, patè e prosciutto di coniglio con pan brioche fatti in casa, poi carpaccio Celtico del salumificio Marco d’Oggiono e terrina di bollito con bagnetto rosso, e a chiudere polentina allo zola con olio alle noci, torta salata patate e lardo e pralina di patate ripiena di Quartirolo con salsa di capperi e acciughe. Tra i primi risotto al basilico con coulis di datterini e scaglie di mandorle o lasagnetta integrale con verdurine dell’orto e crescenza. Tra i secondi,
costoletta alla milanese con patate al forno o piccolo bollito con purea e salse.
Con la nostra ultima visita questo indirizzo conquista di slancio il faccino radioso!
via camisasca, 2 - tel. 0362915987
(Marco Gatti)
FILO DI GRANO - MORIMONDO (MI)
Stefano Portogallo, chef patron del sommo Al 16 di Samarate (Va) e Orietta Piva, gourmet di razza e profonda conoscitrice del territorio abbiatense, ci avevano detto, sarà esperienza che andrà al di là delle vostre migliori aspettative. È stato così. Una delle più belle esperienze dell’anno l’abbiamo vissuta al Filo di grano di Morimondo, locanda con camere e ristorante, ospitata in un’antica cascina del ‘700, riportata all’originale bellezza da sapiente ristrutturazione di Gabriele Corti, patron anche di Cascina Caremma, che ha la soddisfazione di essere affiancato nei suoi progetti dai figli, e in questa avventura da Pietro, giovane talentuoso che ha il gusto nel sangue.
L’ambiente, facendo parte degli spazi della celebre Abbazia, è un incanto, con le
sale eleganti con camini e affreschi, luci soffuse e tavoli alla giusta distanza.
La sorpresa vera, tuttavia, la
cucina di Marco Caironi, cuoco dalle giocate da campione, che firma piatti che si muovono senza imbarazzo tra tradizione e creatività rivelando tecnica e ottima mano.
Seguiti in modo attento dal personale che segue il servizio, con i vini di una bella cantina, in tavola, gola in festa con torcione di fegato grasso in aspic di Birra del Ticino la sua scaloppa con pesche sciroppate cardamomo e pan brioche di polenta bio o con il carpaccio di zucchine marinate con crema di zucchine, gelato all’oliva noci di macadamia e maionese al miso.
Tra i primi è davvero un piatto interessante il
risotto d’Arborio Bio di Cascina Caremma all’acqua di pomodoro, anguria piastrata, pomodoro verde, olio al sedano e polvere di capperi.
Tra i secondi si va sul sicuro, sia con capretto, crema di rapa rossa, tahina e contorno dell’orto, sia con lucioperca crema di sedano rapa pak choi e salsa alle ortiche. Guscio di meringa limone e crema di fragole e menta, il dessert, per concludere una sosta in questo ristorante, che, ne siamo certi, diventerà uno dei vostri indirizzi preferiti.
corte dei cistercensi, 6 - tel. 0294609067
(Marco Gatti)