Ecco le nostre dieci soste del mese, che coincidono con quel desiderio di prolungare il periodo della vacanza, ma anche di chiudere con certezza la nostra guida ai ristoranti 2024, che verrà celebrata a Golosaria Milano.
E oggi, che la guida è pronta per entrare in lavorazione, vi regaliamo queste chicche, alcune già conosciute, ma proprio per questo autentiche novità.
CUTILISCI - Catania
Se passate da Catania andateci da Cutilisci: un locale che guarda il mare, con un ampio dehors, finché il tempo regge, oppure all’interno, nelle sue sale vissute.
L’offerta che propone è davvero ampia (un po’ meno la carta dei vini) e il personale è gentile ed efficiente. Insomma starete bene. Sia per una
pizza sia per qualche
piatto tipico, come abbiamo fatto noi. Ecco allora la pizza Siccagna oppure la ricca Boccanuova con prosciutto cotto affumicato oltre alla polpa di pomodoro. Eccellente la Marzamemi con filetto di pomodoro Siccagno, mozzarella di bufala, cappero di salina e origano dell’Etna. Da provare le patate Cutilisci con provola ragusana e pancetta croccante, e poi la teoria di crunch; quindi la frittura di calamari e verdure, le mezze maniche con pesto alla trapanese e gambero e il maccheroncino fuori dalla norma. Da provare il calamaro ripieno. Per chiudere con cremoso al pistacchio e cioccolato.
via san giovanni li cuti, 69 - tel. 095372558
(Paolo Massobrio)
POLISENA “L’ALTRO AGRITURISMO” - PONTIDA (BG)
Sulle colline Pontida, all’ingresso della Valle San Martino, terra particolarmente vocata alla coltivazione della vite (attività cui si dedicavano già secoli fa i monaci che qui abitavano), nel 2000 i coniugi Locatelli hanno iniziato la loro avventura, producendo vini secondo i dettami dell’agricoltura biologica, con l’azienda agricola Tosca.
Poi, dal recupero dell’antica proprietà monastica immersa nel verde restituita a nuova vita, la cascina Polisena (toponimo della località alla sommità di Pontida, crocevia di sentieri per Palazzago, Celana, Valcava). E qui hanno avviato l’attività dell’agriturismo Polisena, una sorta di evoluzione naturale dell’avventura iniziata con la cantina. Morale, oggi, in questa realtà che è struttura di ospitalità che rispetta l’ambiente (ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di CasaClima, che dà certificazione energetica e ambientale degli edifici), ad attendervi ci sono bellissime camere, area spa e benessere, sala meeting e un ristorante. Meglio, “signor ristorante”, perché, detto che a occuparsi delle attività, a mamma Tosca e a papà Marco, i fondatori, negli anni, si son affiancati i figli. Dopo l’ingresso di Romildo e Mainardo, che si dedicano a vigneti e vino. Da tempo, ai fornelli c’è Francesco, chef di sommo talento, che, fatte esperienze con alcuni dei cuochi più famosi del mondo (uno per tutti, Philippe Léveillé) ha deciso di tornare “a casa” e di mettere in gioco il suo talento, dimostrandolo nella sua capacità di fare piatti emozionanti che valorizzano il vegetale. Con l’altro fratello, Pietro, che ha preso le redini della sala coordinando con bravura il servizio con i suoi collaboratori. Qui per noi alcuni dei piatti migliori dell’anno.
Sarete felici con farinata di lupini al cavolo nero, mandorla fermentata; caponata di peperoni e sedano croccante o con la cipolla dolcissima di Breme. Poi due piatti che valgono il viaggio, ossia il
Carnaroli Riserva San Massimo mantecato alla barbabietola, mosto d'uva e cipollotto marinato
e la melanzana al forno, crema di lenticchie, cavolo cappuccio estivo e olio al basilico. Chiuderete con clafoutis di farro all'uva e gelato alla vaniglia o torta morbida di Azuki, coulis di susine Ramassin e cremoso al cioccolato fondente. È un sogno.
loc. riviera - via ca’ di maggio, 333 - tel. 035795841
(Marco Gatti)
I CACCIATORI - Cartosio (AL)
Si torna sempre volentieri ai Cacciatori di Cartosio dove il tempo sembra essersi fermato e non per dire. Massimo Milano, in sala, vi racconta il menu a voce, dove non manca mai la maestosa zucchina ripiena che faceva la nonna e poi la mamma.
E vi spiega la filosofia della sua carta dei vini, come faceva il suo papà. Federica, la moglie, cucina con orgoglio sulla stufa e quando vi arriverà il coniglio capirete bene quel che fa la differenza. Fra gli antipasti anche il peperone ripieno, la parmigiana, prima degli agnolotti al ragù o al vino oppure gli gnocchi con la salsiccia, che saranno i più buoni della vostra vita. Fra i secondi è da non perdere anche il pollo alla cacciatora oltre al coniglio (e quando c’è il capretto, qui è l’apoteosi). Si chiude con l’iconica panna cotta oppure con la crostata fatta in casa che ha il marchio della tradizione. Che soddisfazione! (Attenzione resta chiuso il mercoledì e giovedì).
via moreno, 30 - tel. 014440123
(Paolo Massobrio)
IL PICCOLO PRINCIPE - ARESE (MI)
Avete presente la gioia di trovarsi in un ristorante dove ci si sente a casa, e non con l’atmosfera che è museale. Ma soprattutto dove, quando leggi il menu e poi vedi i piatti, capisci di non essere in uno di quei locali dove il cuoco ha un ego spropositato, ma ha il piacere di fare felice gli ospiti? Per noi, un locale con queste caratteristiche è un “grande” ristorante.
Ad avere questa grandezza autentica, Il piccolo principe di Arese, tavola tutta da scoprire, che vi aspetta non distante dal Museo Alfa Romeo.
Simona e Gianluca Fattor, coppia affiatata nella vita e nel lavoro, ne sono l’anima appassionata e professionale, e se lei in sala e lui ai fornelli, tutti e due hanno talento e classe da vendere, a stupire, perché sempre più raro, è proprio il loro tratto umano (va detto, anche di chi li affianca, da applausi!), quella marcia in più che, con servizio impeccabile e piatti a tutta gola, contribuiscono a rendere memorabile la sosta.
Per voi, nelle due salette accoglienti, con ambiente raccolto ed elegante, o nel dehors, ecco tartare di tonno con crema di burrata e capperi o involtino di melanzana alla parmigiana con salsa di pomodori gialli; quindi risotto con scampi, asparagi e bacon o leccorniosi gnocchi di patate e barbabietola al cacio e pepe. E ancora: fritto di pesce o succulenta costoletta di vitello alla milanese con patate. A chiudere: quadrotto al cioccolato con nocciole tostate e gelato alla crema; tortino di mele con gelato alla crema.
via caduti, 35/37 - tel. 0293580144
(Marco Gatti)
Nordelaia - Cremolino (AL)
Una serata al Nordelaia è sempre affascinante, fin da quando le luci di questa struttura sembrano invitarti mentre giungi in auto. E il bistrot Condivisione rimane un’ottima soluzione per trovarsi fra amici.
Fra gli antipasti, fidatevi della scelta acciughe, pane al latte tostato e burro montato o dei mondeghili di arrosto di pollo e aioli allo zafferano. Da provare il budino di peperone di Carmagnola. Fra i primi, i
plin di brasato con riduzione di arrosto
oppure i cavatelli con crema tiepida di pomodoro crudo di gambero e mollica al prezzemolo. Ai secondi non male il polpo alla brace, cremoso di ceci e carote arrostite, oppure il roastbeef ai profumi alla brace, con erbe amare e fondo di arrosto. Panna cotta e tiramisù saranno pure questi speciali. Come la loro Spa.
via piazze, 14/16 - tel. 0143038045
(Paolo Massobrio)
ANTICA TRATTORIA DEL CENTRO - LEVANTO (SP)
Un ambiente accogliente e curato, con la veranda esterna che dà sul corso (ideale per chi ama mangiare all’aperto nella bella stagione), all’interno la veranda con giardino e le belle salette con i tavoli ben distanziati. Un team affiatato a dividersi i compiti di sala e fornelli sotto la guida competente dello chef Marco Paoletti e di Susi Medone. Un grande professionista a seguire la cantina, Mirko Cavalli, pluripremiato sommelier, e oggi artefice della scelta di distinzione fatta con i titolari, per cui invece delle solite etichette, qui, si è investito con centinaia di vini che sono stati inseriti in carta, con ampio spazio al naturale e piccoli produttori di valore.
In tavola, Liguria e tradizione protagoniste, con piatti di piena soddisfazione come polpo e patate e muscoli ripieni come antipasto. Tra i primi, ghiotto e servito in porzioni generose il
risotto ai frutti di mare
in alternativa picagge alla ligure o pansoti in salsa di noci. Di secondo, totani ripieni, zuppa di pesce, grigliata mista di pesce o coniglio alla ligure. Una fetta di crostata fatta in casa o una panna cotta al frutto della passione, il dessert, che chiuderà una bella sosta.
corso Italia 25 - tel. 0187808157
(Marco Gatti)
SALSAMENTERIA MORONI - Novara
Gian Marco Moroni lo conosciamo da tanti anni e questo locale “tavoli in Salumeria" è il compimento della sua passione.
Ci sono delle sale interne, ma il bello è il cortile apparecchiato, dove arrivano sui tavoli le sue specialità scovate fra i migliori artigiani d’Italia, di salumi e formaggi. Pochi i piatti caldi: la parmigiana di melanzane, i fagottini di patate e scamorza. Ma il bello arriva con le acciughe del Cantabrico (quelle vere), la pancetta di Giovanna, i 7 formaggi di Marco, con le sue ultime scoperte quindi il tagliere dei tre crudi o quello del salumiere e infine la carne salada trentina. Ai dolci: crostata di albicocca e crème caramel. Si beve molto bene!
viale roma, 49 - tel. 3334883008
(Paolo Massobrio)
GUGÚ - BAGNONE (MS)
Diciamo subito che qui abbiamo fatto una delle soste tra le migliori dell’anno. Siamo a Bagnone, borgo medievale lungo la Via Francigena, con fortificazioni e castello, e cuore della Lunigiana. Qui, da due anni splende una formidabile novità gastronomica. È Gugu, ristorante che premiammo a Golosaria 2022 tra le new entry più importanti dell’anno. E realtà che confermiamo tra le più interessanti di Toscana e d’Italia.
È la casa di due talentuosi fratelli, Anna (in sala) e Pietro (ai fornelli) che sono riusciti nell’impresa di creare un ponte tra la cultura del territorio e le sue specialità, con creatività, arte e passione.
Da loro, in un luminoso connubio tra ingredienti e tecnica, abbiamo fatto un viaggio gastronomico che è stata poesia. In tavola creazioni da sogno come l’insalata tiepida di faraona, maionese ai porcini e frutti rossi, o come il ghiotto testarolo come una panzanella piuttosto che lo spaghetto Cavalieri pomodoro, sole e terra. E ancora, tra i secondi, da applausi il baccalà in olio cottura, cremoso ai capperi, polvere di finocchietto e alloro, gel al lemongrass e maionese alla mandorla. Non da meno il cervo nella vite, barbabietola, carota. A chiudere, un dessert che ci ha conquistato:
pomodoro candito chartreuse e arachidi.
La cantina, ampia e con vini di meditata e competente selezione, con largo spazio al naturale, è di valore. Bravissimi!
Piazza Roma, 9 - tel. 0187 919682
(Marco Gatti)
CRAVERO OSTERIA CONTEMPORANEA - Caltignaga (NO)
Serata da Cravero a Caltignaga, in un locale con uno chef tuttofare, che accetta di servire alla carta un menu con una ventina di proposte. Che non ci hanno lasciato grandi ricordi, a iniziare dal tapulone di asino cotto nel Ghemme in foglia di scarola, che aveva un sapore un po’ dolciastro.
Un po’ scotto il risotto mantecato alla crema di fave con carpaccio di baccalà e bisque al riccio di mare. Gli gnocchi (un po’ duretti) annegavano in un sugo di pomodoro. Alla fine, dopo aver assaggiato 6 piatti, ci è parso di assistere a un’incompiuta (voglio ma non posso) con tanti piatti, un cuoco al comando e una persona sola in sala che si destreggia in un locale pieno. Ma snellire un po’ il menu e dedicarsi più alla riuscita di pochi piatti no?
via novara, 8 - tel. 0321652696
(Paolo Massobrio)
LA RATERA - MILANO
“La” trattoria numero uno di Milano? La Ratera, indirizzo dall’atmosfera gioiosa e dall’ambiente “osteriesco”, che se ne sta in un angolo defilato, a pochi minuti dallo stadio San Siro. A farne “La” trattoria della nostra filosofia, il suo essere luogo con un’anima, grazie ai due osti veri che la conducono. Salvatore Garofalo, chef patron che è vero asso della cucina; dopo aver lavorato in locali tra i più importanti del mondo, ha scelto di non fare l’ennesimo ristorante, ma una trattoria, affiancato da Daniele Contini.
Qui una cucina della tradizione tutta profumi e sapori (come fanno il risotto, vale il viaggio!).
Il suo socio, Marco Rinaldi, da una pregevole selezione di birre artigianali e vini sa suggerire i migliori abbinamenti. Dopo esservi accomodati nelle salette all’interno o nella veranda luminosa, con i tavoli in legno apparecchiati in modo spartano, ma con i bicchieri giusti da un menu che viene aggiornato ogni giorno in base al mercato, esposto sulle lavagnette appese ai muri, ecco i nervetti in insalata o culatello con pan fritto. Poi
Carnaroli invecchiato Zaccaria alla “Blanche”, robiola spezie Colombo, mandorle.
Quindi vitello tonnato alla Mc Chouffe (buonissimo!), polpo arrostito rosmarino con patate rosse e salse di aglio dolce e prezzemolo. L’arrivederci sarà con torta morbida di cioccolato Nyangbo di Valrhona o panera (semifreddo al caffè espresso cardamomo e panna montata).
via ratti, 22 - tel. 0248202932
(Marco Gatti)