Dieta mediterranea e i rischi nascosti del fai-da-te

26.04.2017

Dieta mediterranea, abitudini alimentari e il rischio nascosto del fai-da-te”. Così Avvenire di oggi titola l’appello di gusto firmato da Paolo Massobrio, che riprende una serie di notizie alimentari uscite in questi giorni e spiega come, ancora troppo spesso, i titoli dei giornali spingano a diffondere notizie parziali sui modelli alimentari da seguire. E nonostante siano molte le personalità competenti in materia, gli italiani si rivelano un popolo ancora poco consapevole su questo tema. “Ben 7 italiani su 10 - riporta Massobrio - non seguono la dieta mediterranea, o credono di seguirla ma non la conoscono”. Una lacuna a cui tenta di dare parziale compensazione anche il Crea (Centro di ricerca sugli alimenti del ministero dell’Agricoltura n.d.r) promotore di un questionario di 9 domande che aiuta a inquadrare il nostro livello di consapevolezza, oltre all’eventuale percorso da intraprendere. @ Una sorta di test che ieri è stato ripreso anche dal Corriere della Sera, con un approfondimento sulle peculiarità della dieta mediterranea e i consigli della dietologa Barbara Paolini per “Imparare a fare bene la spesa, ma senza spendere”. @ E in tema di alimentazione interviene anche il nutrizionista Nicola Sorrentino, che su La Verità difende la colazione e spiega per quale motivo è importante non saltarla: “Chi non la fa può incorrere in cali di concentrazione e rendimento durante la giornata e arrivare al pasto successivo più affamato. La prima colazione interrompe il digiuno della notte e fornisce la giusta energia per riprendere le proprie attività psico-fisiche”. @ Gonfiore e mal di testa sono sintomi della celiachia, una patologia sempre più diffusa ma per cui si può correre ai ripari. Ne parla Viviana Persiani, che sul Giornale di oggi spiega come i cibi privi di glutine possano diventare una necessità e annuncia la 6^ Campagna d’informazione per il pubblico promossa dall’Adi (Associazione di Dietetica e Nutrizione Clinica), che a maggio cercherà di sensibilizzare gli italiani verso questo disturbo individuabile solo con l’aiuto dei medici e non tramite auto-diagnosi. @ Decadimento cognitivo, addio. Corsa e thai chi aiutano gli over 50 a mantenersi giovani e allungano la vita di neuroni e memoria. A dirlo un team di scienziati australiani, che ha dimostrato come alcune discipline sportive, sia di forza che aerobiche, possano far ragionare meglio. “Ma per vedere risultati occorre arrivare a 45-60 minuti di attività almeno moderata”. (La Repubblica)

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