Digital detox e caramelle della Valle d'Aosta. Pedalare contro il diabete

01.07.2016

Suonerie al minimo, notifiche silenziate e smartphones in borsetta. Da Beirut a Torino, sono sempre di più i ristoranti che vietano ai clienti l’utilizzo di tablet e cellulare durante la cena. Non una trovata di marketing, ma un vero e proprio invito alla conversazione e alla degustazione consapevole del cibo che si ha nel piatto. Una sorta di “Digital detox” che mette d’accordo anche gli esperti, per cui “Disconnettersi almeno durante il pasto permette di nutrirsi in modo più lento e consapevole”. Tanto che all’estero, per esempio, è nato anche il movimento anti “phubbing”, ovvero il controllo compulsivo del telefono mentre si fa qualcosa con altri. Ne parla Isabella Fantigrossi sul Corriere della Sera. @ Dalla disintossicazione tecnologica alla caramella che nasce in Valle d’Aosta. Su La Stampa di oggi Enrico Martiner racconta la storia di Charly Rey Carron, il botanico svizzero che a Verrayes ha studiato il timo arrivato dal Mediterraneo facendo nascere un profumo e il gusto della celebre caramella “Ricola”. @ Battere il diabete con una pedalata? Si può. Parola di Chiara Ricciardi, la giovane di Cesena affetta dal Diabete di tipo1 che, dopo aver raggiunto in bicicletta la Grecia, insieme al fotografo Riccardo Rocchi adesso punterà a Singapore per il reportage “For a piece of cake” (lett: Per un pezzo di torta). "Perché - dice Chiara - con la torta si festeggia; è un piacere scontato per molti, ma una conquista per altri che come me sono diabetici”. (Sette) 

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