Diritto d'autore per il piatto di Marchesi e stretta sull'olio

17.11.2015

Un piatto è tutelabile alla stregua di un marchio. Lo ha deciso il Tribunale di Milano dando ragione a Gualtiero Marchesi che si era rivolto all’autorità contro un altro cuoco che nel suo ristorante aveva proposto un piatto Riso, oro e zafferano. Simile a quello originale utilizzava tuttavia il riso basmati al posto del carnaroli. “La Corte ha ritenuto innanzitutto che al piatto del Maestro Gualtiero Marchesi denominato riso, oro e zafferano possa essere riconosciuta la validità della registrazione come marchio di forma” annuncia l’ufficio stampa del Maestro. Ma non solo: “Il piatto del Maestro Marchesi è parso alla Corte degno di essere protetto anche con la tutela del diritto d’autore perché è dotato di creatività e di valore artistico”. La decisione del Tribunale di Milano è storica soprattutto sotto il profilo del diritto d’autore: un argomento che abbiamo affrontato anche nel numero 68 di Papillon con l’intervista all’avvocato Carmine Coviello autore del libro Food Law dedicato, tra le altre cose, al copyright delle ricette. @ Stretta sull’etichetta di olio d’oliva: il mancato rispetto dell’obbligo di indicare sia sui preimballati sia sugli sfusi, in etichetta come nelle bolle e negli imballaggi, la designazione dell’origine costerà caro con multe fino a 9.500 euro. E’ previsto nello schema di decreto legislativo che ha ricevuto il via libera dalla Conferenza unificata. @ Nelle mense scolastiche non c’è un problema di corruzione ma di qualità. A dirlo è il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone che intervenuto a un convegno Coldiretti condannando anche il criterio del massimo risparmio per l’attribuzione dei servizi mensa.

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