Presto potremmo trovare sugli scaffali Lambrusco, ma anche Barbera e Vermentino prodotti in qualunque angolo d’Europa e legittimamente indicati. Da Bruxelles, via Paolo De Castro, arriva l’allarme per la liberalizzazione dell’utilizzo dei nomi dei vini che prendono origine dal vitigno (e non dalla località). Per essere chiari: Barolo, Barbaresco, Brunello di Montalcino non corrono pericoli. Mentre a rischiare sono Barbera, Brachetto, Vernaccia, Verdicchio, Teroldego e così via, fino al Lambrusco che, già oggi, è ampiamente utilizzato e prodotto in Spagna. Oggi il ministro Martina sarà a Bruxelles per incontrare il commissario Ue all’Agricoltura Phil Hogan, mentre in Emilia Romagna si annuncia battaglia. @ Invece dal Friuli arriva la storia dell’ennesimo pasticcio sui marchi. Un’azienda olandese ha registrato il nome Frico per il suo formaggio: se in Europa il frico friulano potrà continuare a chiamarsi così, diverso è il caso degli Usa dove a prevalere è la tutela dei marchi privati. La soluzione ipotizzata sarebbe quella di adire a un marchio europeo, ma i produttori si dividono. (La Repubblica e Libero)