Dove abbiamo mangiato questo mese?

Continuano le visite ai ristoranti dopo l'uscita de ilGolosario Ristoranti 2025. Ecco le soste più interessanti di novembre

30.11.2024

Uscita la nostra guida ai ristoranti, siamo già al lavoro con prove e riprove. Ecco le 10 tavole del mese, le prossime le leggeremo a gennaio, quando riprendiamo con il nuovo anno. Buona lettura!

GRAPPOMAGNO - BOVISIO MASCIAGO (MB)

Quando si dice “un ristorante dove si sta bene!” È il caso del Grappomagno di Bovisio Masciago, un luogo di gusto che è l’espressione della passione e della competenza di Armando Colombo, il patron, che ha lo spirito dell’oste che piace a noi.
Il locale ha ambiente di grande fascino, con le salette che vi accolgono sotto le volte con mattoni a vista di un’antica cantina. Seduti ai tavoli, ben apparecchiati, la soddisfazione di una cucina gustosa, che valorizza la carne e ha nella tradizione italiana il punto di riferimento, con una bella selezione di vini.

Per voi tagliere di crostini con paté di fegato, in stagione funghi, con la possibilità di gustare un buon risotto coi porcini, poi soprattutto la carne, appunto, con costata di manzo con le patate al forno o diversi tagli di carne alla brace. Tiramisù al Porto o semifreddo al croccante di mandorle sarà il dolce arrivederci. È il primo locale dopo la presentazione de IlGolosario Ristoranti a Golosaria che conquista il faccino radioso! Grande Armando! (Marco Gatti)
via Bonaparte, 8 - tel. 0362590001

OSTERIA DEI BARABITT - CASSANO D’ADDA (Mi)

Osteria dice l’insegna. E Osteria è, ma come piace a noi. Ovvero con l'atmosfera gioiosa. Un ambiente semplice, ma curato. E con servizio e cucina che svelano piacere dell'ospitalità e passione nel valorizzare materie prime di valore con ricette lombarde. Siete a casa di Elena e Igor, i titolari, lei in sala e lui ai fornelli.

Con lodevole scelte di rispetto del pianeta (dal tovagliato usa e getta biodegradabile e compostabile, alla doggy bag, fino all'utilizzo di ortaggi a km 0), sarete felici con piatti che portano tradizione e territorio in tavola. Per voi pregevole selezione di salumi e formaggi, proposti sia in piatti sia in taglieri, o lumache fritte con agrumi e prezzemolo per iniziare. Poi tortelli ripieni di salamella e patate saltati al burro e maggiorana o risotto alla milanese (anche con l’ossobuco). Quindi gola in festa soprattutto in questa stagione con bollito misto, cassoeula o costoletta di vitello alla milanese con l'osso. Si chiude felici con il tiramisù alla menta con scaglie di cioccolato fondente al 70% (senza uova). Fanno serate a tema.
È un nostro indirizzo del cuore! (Marco Gatti)
via Cimbardi, 18/29 - tel. 03631847236

BRINDO - CUSAGO

Davanti al castello visconteo, sulla piazza di Cusago, due locali della nostra predilezione. Da Orlando, nostra Corona radiosa, dove l’eccellenza è data da un ambiente elegante, grande cura del servizio e alta cucina italiana che è racconto contemporaneo della tradizione. E Brindo, indirizzo che è versione iconica della trattoria moderna. Entrambi i locali sono di proprietà dei fratelli Bordin, professionisti con oltre mezzo secolo di onorato servizio. Di Orlando vi abbiamo detto negli scorsi mesi su ilGolosario (link). Qui vogliamo raccontarvi della nostra sosta radiosa da Brindo.
È stato uno dei primi indirizzi dove è andata in scena quella formula che ha messo al centro il vino, con una proposta di menu che consente una sosta anche veloce, ma di gusto. Dei fratelli, qui c’è Flavio, grande professionista e garbo d’altri tempi, cui potrete rivolgervi anche per il vino.

In tavola terrina di anatra e fegatini di vitello con pan brioche e marmellata di arancia o tartare di manzo. Di primo tortelloni di brasato con salsa ai funghi trombetta e scaglie di Grana Lodigiano o corroborante crema di zucca e patate con porri croccanti. Poi mare, con branzino con semi di zucca e panzanella alla toscana o terra con scamone di agnello con salsa al Porto e radicchio trevisano. Guai uscire senza aver gustato la crème brülée che è fatta benissimo! (Marco Gatti)
via Libertà, 18 - tel. 0290394429

MASUELLI - MILANO

Un fascino senza eguali. Una storia di oltre un secolo di onorato servizio. Un presente che vede brillare come mai questo indirizzo che per i golosi non è una trattoria, ma “La” trattoria di Milano. Ogni sosta da “Masuelli” è un’esperienza da ricordare. La sua poesia, nella bellezza dei lampadari Venini anni ‘30 firmati Gio’ Ponti, dei tavoli dalle impeccabili mise en place con le tovaglie immacolate e le sedie Thonet originali degli anni ’20, e ancora, dello splendido bancone bar all’ingresso e degli eleganti arredi di legno laccato che scaldano le sale, dove alle pareti e sulle credenze si ammirano boiserie, foto, premi e dediche di scrittori e giornalisti.

Anima della trattoria è Max Masuelli, geniale chef patron cui si deve l’interpretazione golosa e personale dei piatti della tradizione italiana, in primis lombarda e piemontese, che caratterizzano il menu. Sarà felicità con il peperone tonnato o la cervella di vitello fritta con maionese alla senape. Quindi, tra i primi, imperdibile il risotto alla milanese (vale il viaggio) ma anche la celeberrima pasta e fagioli “con il cucchiaio in piedi” e gli agnolotti del plin con il sugo di arrosto (ma Max che è originario di Masio, dovrebbe fare gli agnolotti quadrati di Asti ,no? NDR). Rognone di vitello trifolato, cipolline borrettane, ossobuco di vitello o costoletta alla milanese, di secondo. Prima di chiudere con bonet con amaretti, lampone disidratato e caramello o sublime crema di mascarpone con lingue di gatto. Masuelli è locale del Buon Ricordo e buon ricordo davvero sarà quello che avrete tornando a casa. (Marco Gatti)
viale Umbria, 80 - tel. 0255184138

CIZ - MILANO

I nostri lettori più affezionati ricorderanno che Ciz è indirizzo che premiammo fra i primi come eccellenza di Milano. Anche la nostra ultima visita ha confermato questo giudizio. All’interno le centinaia di bottiglie esposte ovunque, sugli scaffali che corrono lungo le pareti del locale, vi diranno subito che siete in una sorta di paradiso del vino. Qui, una selezione di 1.700 etichette, frutto della ricerca competente di Vincenzo Ciz Gualtieri, il geniale patron che vi seguirà in sala, suggerendovi anche splendide proposte al bicchiere.

Ma a dirvi perché questo è luogo della nostra predilezione saranno anche i piatti, di cucina lombarda e italiana. Per voi mondeghili alla milanese con crema di patate, gorgonzola dolce e cime di rape o puntarelle con le acciughe. Poi il piatto simbolo, il risotto Carnaroli alla milanese. Ma meritano anche gli spaghetti cacio, pepe e menta. Di secondo baccalà alla "ualanegna", saltato con aglio, olio, peperoncino e peperone crusco e patate o ghiotta costoletta alla milanese con osso. Sbrisolona e gelato al Pedro Ximenez a chiudere e si esce felici! (Marco Gatti)
viale Premuda, 44 - tel. 0223189915

REMULASS - MILANO

A Milano, in zona Porta Venezia, ecco Remulass. Remulass sta per radici in lombardo, quasi a certificare la natura di questo locale, nato sulla scia di Ratanà e Silvano, portatori, nella metropoli maneneghina, di un’idea in cui valorizzare la tradizione enogastronomica autoctona, innervandola di novità, abbinamenti e sapori. E il tentativo, qui a Remulass è decisamente riuscito. Locale molto essenziale ma peraltro colorato e accogliente, con sorrisi ed efficienza.

Tra gli antipasti, puntarelle con pompelmo rosa e acciughe, al risotto con crema di zucca e minestra di fagioli, marasciuoli e ‘nduja. Nei primi troverete i cannelloni gratinati con formaggio di capra e il risotto con crema di zucca, mandarino e carpaccio di bastoncelli. E poi la Caesar salad della casa con salsa di cavolo, raspadura fondo di pollo e crostini e il trancio di pescato arrosto con scarola uvetta e pinoli. Lasciate spazio per il torrone allo zafferano made in Ratanà e la torta ai cachi e cioccolato. Vini al calice con proposta sfiziosa e interessante. (Massimo Rattalino)
via Nino Bixio, 21 - tel. 0252517356

LA TAVERNA DEL CONTE - DIAMANTE (CS)

Due amici al ristorante, Monica e Goar, ormai le loro “escursioni di gusto” sono mitiche e indimenticabili: la scelta su dove andare è meticolosa e attenta, dopo circa otto mesi eccoli tornare dallo chef Emilio Laino. Tra una pietanza e l’altra con l’immancabile calice di vino sulla terrazza che porta con lo sguardo fino al mare, in questo luogo si coltiva il processo emotivo per stare bene! In una giornata di novembre abbiamo avuto conferma della costante evoluzione della cucina, dell’alta qualità delle materie prime, della ricerca degli abbinamenti degli ingredienti. All’aperto, la mite temperatura di 22 gradi dove assaggiare piatti dal gusto intrigante, memorabile ed equilibrato.

Caprese di seppia - fiore di zucca ripieno con ricotta e gambero fritto servito su vellutata di zucca olio e prezzemolo (vedi foto sopra) – trenette funghi porcini e tonno – fettuccine alla cipolla alla ricciola fiori di zucca e capperi - calamaro grigliato con granella di pane fritto provolone flambato – parfait al caffè e salsa inglese. (Goar_7)
loc. Pietrarossa - tel. 3773385208

SOUL KITCHEN - TORINO

Esperienza interessante al torinese Soul Kitchen, dove dal 2013 Luca André propone la sua cucina, vegana per scelta etica, in continua ricerca evolutiva. Qui abbiamo assaggiato il nostro primo piatto di "carne" stampata in 3D. La produce in Olanda Redefine Meat e da lì viene spedita in tutta Europa. È fatta con tre proteine vegetali: patata, soia, grano, cui si aggiunge la barbabietola per il colore rosso. Il piatto che arriva in tavola può sembrare un arrosto/brasato di manzo, sia come aspetto che come consistenza. All'assaggio, il sapore è gradevole: la cottura ha lasciato il prodotto morbido e facile da tagliare e masticare. Il confronto con la carne "vera"? Non credo sia questo l'obiettivo da perseguire: può essere una lotta vana quanto inutile. Diciamo che questa esperienza per chi scrive, che resta comunque onnivora, è stata piacevole. (Silvana Delfuoco)
via Santa Giulia, 2 - tel. 011884700

L'Uliveto - Torino

È passato poco più di un anno da quando Claudio Locchiato ha aperto il suo locale in via Saluzzo. Con un certo orgoglio siamo stati tra i primi ad accorgerci di lui e prontamente ad inserirlo come meritava nella nostra guida con il faccino radioso. Abbiamo continuato a seguirlo nel suo percorso di continua crescita anche se man mano che il tempo passava diventava sempre più problematico trovare posto nella sua trattoria/ristorante. La notizia che in via Saluzzo Claudio, chef già ben noto ai gourmet della capitale torinese, era riuscito ad abbinare una cucina calabro-piemontese di gran qualità e di grande rigore (a un prezzo che dir conveniente è poco), stava diventando di dominio pubblico e per noi rappresenta un riconoscimento indiretto, avendo intuito tutto con tempestività.

Per chi non conoscesse ancora la cucina dell'Uliveto ribadiamo che in un locale semplice ma accogliente dove l'amorevole cura del cliente più che un dovere è un piacere, Claudio propone piatti ispirati dalla sua terra calabra intramezzati e/o sposati con altri di ispirazione piemontese, terra il Piemonte in cui le sue qualità di cuoco sono compiutamente esplose. Non possiamo non citare alcuni piatti iconici che lo chef credo non riesca a togliere dal menù, partendo dalle polpette della tradizione e dal crostino di polenta con baccalà mantecato continuando con i mitici maccaruna cacio e pepe calabrese e arrivando al baccalà alla mediterranea cotto nel coccio (da sogno!) in cui davvero siamo tentati di pensare che un piatto della tradizione cucinato a quel livello non faccia rimpiangere più pensate ed elaborate composizioni della cucina gourmand contemporanea. Questo locale ha conquistato il nostro cuore. (Domenico Arecco)
via Saluzzo, 57/bis - tel. 3899938771

TRATTO - TORINO

Nato dalle ceneri di una nota champagneria, è un locale interessantissimo anche se ancora in fase di assestamento e posizionamento finale. L'ambientazione delle vecchia casa dedicata allo champagne non è di molto cambiata e la parete di fronte ai tavoli e prima della cucina è dedicata alla bella mostra di pregiate bollicine, champagne e non solo, ed altre importanti etichette.

Sembra un pò troppo di tendenza e frivola ma l'apparenza inganna. Siamo alla presenza di un locale, di uno staff e di un cuoco che hanno grandi ambizioni e obiettivi precisi di entrare nel mondo della ristorazione di livello. In realtà ci sono già e il loro valore è tangibile, solo frenato dalle pastoie burocratiche e dai contenziosi condominiali che non permettono loro di collegarsi alla canna fumaria. La cucina attualmente può utilizzare solo planetaria e forni con diverse funzioni ma non può cuocere. Ed è straordinario, nonostante quelle limitazioni, il risultato finale che riescono a ottenere grazie a una ricerca esasperata sulla qualità delle materie prime e una fantasia e originalità nell'abbinamento dei componenti degni di lode.
Ricordiamo trota panna e tartufo, ostrica midollo e salicornia che avrebbe entusiasmato anche chi l'ostrica non la ama; gambero di Mazzara con lievito di birra; uovo parmigiano e tartufo nero. Tutto ottimo da non far rimpiangere le cotture mancanti. Si possono ancora organizzare ottimi aperitivi ma il futuro viraggio alla ristorazione senza ma e senza se è in trepida attesa. Ottimo servizio di vini al calice anche di produttori meno noti ma di grande interesse. Il maitre Daniele, laureatosi a quella scuola di riferimento che è L'Università di Pollenzo, accompagna con grande classe e affidabilità in un percorso di gusto di tutta piacevolezza. Attendiamo sviluppi. (Domenico Arecco)
via Andrea Doria, 12 - tel. 3314694961

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