Partiamo proprio dall’estremità del Ponente, terreno fertile per i fungaioli: si dice infatti che i francesi siano poco inclini alla raccolta e quindi la concorrenza è per lo più italiana. Se vi addentrerete nelle Alpi Liguri, nei boschi attorno a Pigna, stupendo borgo medioevale, o Castelvittorio, famoso per il prelibato “Turtùn”, su, fino a Passo Muratone troverete foreste a non finire. Da lì parte anche l’Alta Via dei Monti Liguri una vera e propria A10 della natura. E, sfogliando il Golosario, balza all’occhio un’altra risorsa eccellente del territorio, i fagioli di Badalucco, originari della Spagna, arrivarono in Liguria attraverso la Provenza nel XVII secolo e trovarono nelle Valli Nervia, Oneglia e Argentina un ambiente ideale per la loro coltivazione. Questi fagioli, noti anche come “rundin”, sono caratterizzati da una pasta morbida e delicata e sono ampiamente utilizzati nella cucina locale in diverse preparazioni. Alcuni dei piatti tradizionali che li includono sono la “capra e fagioli”, lo “Zemin”, una zuppa caratteristica di Conio che coniuga verdure e carne, e i “Friscioi”, gustose frittelline da gustare calde. Un indirizzo sicuro dove acquistarli è l'Az. Agr. Bolognesi Marco di Pigna - reg. Cancelli, 16 - tel. 3402957717 -.
Ci spostiamo nel Savonese: Piampaludo, Urbe e Sassello, tre luoghi famosi per la frescura estiva e la villeggiatura, hanno un bel territorio ricco di fitti boschi di querce e di castagni. Nella foresta della Deiva l’autunno arriva con i funghi e con colori straordinari. Luoghi che rappresentano uno scrigno di biodiversità pressoché unico. La sosta golosa a Sassello sarà l’occasione per visitare L'Artigiana del Fungo - loc. Aicardi, 9 - con la sua proposta di funghi porcini, chiodini, di muschio, e misti. Immancabili le conserve con materie prime piemontesi: dai peperoni e peperoncini (anche farciti) ai tradizionali antipasti di verdure.
Sempre a Sassello c’è anche l’Antica Pasticceria Jole, altra azienda della famiglia, che è stata iscritta nel 2020 nel registro delle aziende storiche d’Italia con più di 100 anni di attività. Qui troverete, oltre ai celebri cioccolatini dal cuore morbido, i tradizionali amaretti del Sassello preparati secondo la ricetta di famiglia.
E poi un numero 1 assoluto, la Macelleria Giacobbe - piazza Rolla, 7 -, che offre eccezionali salumi di produzione propria come prosciutto crudo e cotto, pancetta e pancetta cotta, salame crudo e cotto, cacciatorini, soppressata, testa in cassetta. In vendita anche ottime selezioni di formaggi, conserve, oli, sali, aceti e altri ingredienti di qualità.
Eccoci ora nell'entroterra sconfinato di Genova, dove l’autunno nasconde molte squisite sorprese. Da Ponente a Levante si trovano boschi ombrosi e umidi.
In Valle Scrivia, a Busalla, Ronco Scrivia, Casella e Crocefieschi basta poco per inoltrarsi in boschi profumati di porcini. In Valle Stura, a Masone, Campo Ligure, Rossiglione, il Monte Orditano, il Monte Taccone e il Monte Leco, sono zone di boschi di castagno dove è possibile trovare ovuli e porcini. La Valfontanabuona, nella sua parte alta, è poco frequentata e ricca di boschi, la vecchia SP 77 è un luogo selvatico di cui la natura si sta riappropriando. Lumarzo, Pannesi, Tassorello, Boasi e Ne sono famosi luoghi da funghi. In Valtrebbia, sotto i castagni, si può trovare qualcosa di raro. Seguendo la SS45 arriverete a Montebruno sede di una nota Festa del fungo e poi a Rovegno dove molto pregiato è il “barbexin”, chiamato anche “grifone”, “grifola” e “ramassun”: un fungo che si sviluppa sui castagni tagliati di recente, che può raggiungere dimensioni ragguardevoli e preparato sott’olio è squisito.
Nel Genovesato, il luogo del gusto da segnalare, sarà la migliore
trattoria dell’anno del Golosario Ristoranti, premiata con la corona rossa unica: si tratta di
Baccicin dü Carü, a
Mele (
Fraz. Fado Basso - via Fado, 115 - tel. 010 631804), un luogo che emoziona non solo nel piatto ma anche nel racconto che trasmette, leggi
qui la recensione.
Quarta tappa, raggiungiamo la Val d’Aveto, che merita un capitolo a sé: è un vero polmone naturale dove respirare e scoprire gusti unici in ogni stagione. D’autunno la sua copertura boschiva ne fa uno dei luoghi prediletti per i fungaioli. Partite da Santo Stefano d'Aveto e avrete sempre davanti a voi boschi sconfinati per le vostre ricerche, dalle Foreste demaniali delle Lame, al monte Penna, al monte Zatta su, fino a sconfinare in Emilia Romagna al passo del Tomarlo. Soddisfazioni per i fungaioli più incalliti. Qui, la sosta imperdibile sarà al C
aseificio Val d’Aveto - Rezzoaglio (
via Rezzoaglio Inferiore, 35) dove gustare uno dei migliori yogurt naturali mai assaggiati ai gusti: strudel di mele e fragoline di bosco e savoiardi oltre ai classici alla frutta, cioccolato, caffè e naturale; poi squisiti formaggi: San Stè, a latte crudo in tre maturazioni: 60 giorni, 4 e 8 mesi; Sarazzu®, una ricotta salata stagionata; la Formaggetta; il Morbidezza, ovvero una caciottina ottima anche fusa; il Fontaveto dalla pasta morbida, dolce e delicata; formaggi freschi come la crescenza, la ricotta, la tradizionale prescinseua, l’Avetino).
Ultima tappa, le
Cinque Terre. Sono famose per il vino, per il mare, il pesce, ma nascondono zone adatte anche ai funghi. Sono le estremità sud orientali del parco, a Campiglia e a Volastra, borghi che hanno saputo conservare la loro tradizione contadina. Dovete cercare nelle zone più umide dei versanti al riparo della tramontana, nelle sugherete o tra i lecci: lì potrete veder spuntare il cappello violaceo di una colombina, o, con più fortuna, anche un porcino nero. Qui, l’esperienza golosa da fare è a
La Cambusa di Manarola -
via Birolli, 114 -, a pochi passi dal mare. E' il regno di focacce e torte liguri: torta genovese, focaccia al formaggio, pandolce. La specialità sono la Torta di riso di Manarola e la torta di patate e pesto. Quindi farinate e pizza.