Il colore della vita è come un vino vero

Pubblichiamo l'editoriale scritto da Paolo Massobrio per il primo numero del 2017 del periodico del Club di Papillon, La Circolare

27.02.2017

Scrivo questo editoriale la sera del mio compleanno, a inizio gennaio. Con un senso di gratitudine per il tempo che è passato e che ti avvolge come un abbraccio. Il nostro amico Luigi Galluppi, con sua moglie Chiarella, è appena tornato dal Centro Italia, dove è stato a incontrare i nostri amici colpiti dal terremoto. Nevicava, ma questo non gli ha impedito di raggiungere Visso, per incontrare quelli dell’Albero del pane, Fabio e Lina, che si svegliano ogni giorno alle 4,30 per portare il grandioso pane di Visso, i cornetti e le torte alla ricotta, alla gente che è rimasta in paese, ai volontari, alle forze dell’ordine.

Se c’è un regalo di cui andare orgogliosi è questa testimonianza della vita che va avanti, e non si ferma neanche di fronte a una tragedia. La vita è una cosa bellissima, soprattutto quando è ricca di rapporti, di vite che si intrecciano con altre vite. E producono storia. E tutto questo vale qui in Italia come in ogni altra parte del mondo. In Giappone, dove siamo stati a metà novembre, e abbiamo fatto alcuni incontri straordinari. Uno su tutti è stato Rikki Ito di Kamakura, un imprenditore che si è messo a fare il contadino, perché lo ha scosso e commosso l’appello di un altro contadino, in tivù, che non ce la faceva più. E ha cambiato vita per costruire un ponte umano. Ho fatto decine e decine di incontri in Giappone, non solo a Tokyo, toccando con mano cosa vogliano dire il prodotto e la cucina italiana apprezzati da un’altra cultura, capace di ridirci quanto sia importante un lavoro fatto bene, puntiglioso, rispettoso di chi poi ne sarà il fruitore. È questo senso del rispetto che fa dei giapponesi un grande popolo, ma anche degli italiani veri, quelli che ogni anno raccontiamo sul nostro Golosario e sul taccuino ai migliori ristoranti d’Italia, il GattiMassobrio.

Questo numero della Circolare, primo dell’anno, va a tanti che ci seguono da svariati anni, avendo aderito al Club di Papillon, e anche a nuove persone che abbiamo stimato per il loro lavoro. O che ci hanno stimato, dopo averci conosciuto a Golosaria o attraverso uno dei nostri libri. È una community di gente, alla quale vogliamo offrire un punto di vista, un confronto, che ha la forma di un diario quotidiano dove il vortice della vita e delle relazioni viene documentato, talvolta con stupore. In questo diario c’è la vita, tanta, e c’è la morte. Quella di Delio di Apricale, il grande cuoco che ci ha lasciati a inizio anno, ma a Levante registriamo la dipartita di Gianni Carbone a Recco, così come di Mario Musoni a Montescano, Carla Chiodo a Cartosio o Livio Felluga, patriarca del vino friulano. Ognuno di loro ci ha regalato, direttamente o indirettamente, attimi di qualcosa che ci ha corrisposto pienamente. Come un buon vino, come un gusto, che sono quell’antitodo alla paura che ci fa andare avanti con fiducia. Se in questo mondo è possibile toccare con mano il buono e il bello allora diventiamo tutti più certi che non siamo al mondo per un caso. Ma siamo ognuno uno spettacolo. Ecco cos’è il Club di Papillon: la messa in mostra dello spettacolo che è la vita di tanti di voi, protagonisti, oggi, di qualcosa che continua a fare dei racconti. Il nuovo anno in cui già siamo entrati sarà per noi carico di questa curiosità, della voglia di mettere in risalto i migliori interpreti di questo fattore, il gusto, che non finisce solo con l’edonismo, perché altrimenti Fabio e Lina di Visso non si alzerebbero alle 4,30 ogni mattina. Ma nemmeno Luigi e Chiarella prenderebbero la loro auto sotto la neve, da Gallarate a Camerino, per andare a incontrare gli altri, che poi ci faranno conoscere, per aiutarli.

Inizieremo l’anno con le Cene in ComPagnia, in tutta Italia, per aiutare i 19 amici del Golosario che hanno subito danni. Ma tutti loro li terremo con noi a Golosaria Monferrato, a Golosaria a Padova, a Golosaria Milano, che sono i nostri raduni con il gusto che raccontiamo ogni giorno.

Nel 2017 continueremo a parlare di tutto questo: sui nostri libri, sul portale ilGolosario.it, nei vari incontri su e giù per l’Italia, di cui vi daremo conto, puntualmente, su questo giornale di cronaca intima e vissuta. Grazie per aver scelto di stare con noi. Grazie per la tua stima e amicizia, che è anche la nostra. Stando insieme saremo veramente certi che tutta la vita prende un altro colore. Il colore di un vino vero. 

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