Enoturismo, bollicine affinate nel lago e la rivincita del Lambrusco

14.06.2021

Il turismo del vino ad Alba dal mondo. Sarà questo il tema della Global Conference in wine tourism in programma ad Alba nel settembre del 2022. La capitale delle Langhe ospiterà la sesta edizione della conferenza mondiale istituita nel 2016 dalla World Tourism Organization mettendo in vetrina, in ottica enoturistica, i paesaggi di Langhe, Roero e Monferrato. “Il lavoro lungimirante fatto negli anni dai sindaci e dalle istituzioni - spiega il sindaco di Alba Carlo Boha portato a prestigiosi riconoscimenti, uno su tutti l’essere stati dichiarati Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Il comparto dell’enoturismo italiano vale 2,65 miliardi e rappresenta una ricchezza straordinaria per il nostro territorio. Alba farà tutto il necessario per valorizzare questa opportunità storica”. (Repubblica) @ Dom Perignon a prova di climate change. Su Affari & Finanza lo chef de cave della maison francese, Vincent Chaperon, racconta le sfide e rischi presi, ma che hanno fatto grandi le tre annate sul mercato dello champagne di casa Lvmh. Come nel torrido 2003 e con il rosé 2008. @ Su QN è poi da leggere la storia delle bollicine affinate nel lago d’Iseo dall’azienda agricola Vallecamonica di Artogne. “In acqua - spiega il titolare Alex Bellinghieri - il vino affina in modo costate. Le bollicine diventano piccole, i lieviti non vanno a sovrastare l’uva”. @ “Basta denigrare il Lambrusco: se vende tanto non è un caso”. Parola di Cesare Lanza, che su La Verità difende la dignità del vino rosso frizzante emiliano e scrive: “Tra i principali vini italiani frizzanti più conosciuti, la mia preferenza va al Lambrusco, che oggi non ha certo bisogno del mio sostegno né di quello di altri suoi fedeli ammiratori. Sul podio dei più venduti in Italia mi dicono che ci sono tre campioni: primo in assoluto il Lambrusco, seguito dal Chianti e dal Montepulciano d’Abruzzo. Un primato che si conferma anche sui mercati internazionali con picchi di aumento delle vendite soprattutto in Europa, Usa, Brasile, Cina e Russia. Sarò grato agli enologi che vorranno parlarmi della sua qualità e del suo successo”. @ Su Libero un altro rosso è portato agli onori della cronaca da Tommaso Farina, che invece celebra la bontà (a portata di tutti) del Gran Rosso del Vicariato della Cantina Sociale di Quistello, che “si adatta come un guanto agli anolini mantovani, al Parmigiano, al salame crudo e alla coppa” proposti da un grande della cucina mantovana come Romano Tamani, da poco trasferitosi a Villa Bartolomea (Verona) riaprendo lì la sua “Ambasciata”. Proprio il Gran Rosso del Vicariato è stato un nostro Top Hundred nel 2007.

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