Gli italiani sono meno pigri del previsto. La conferma arriva dall’Università di Stanford, che analizzando i dati provenienti dagli smartphones di 700mila utenti da 111 Paesi, ha delineato una mappa mondiale della pigrizia.
A guidare la classifica delle nazioni più attive è Hong Kong, che può contare su cittadini che percorrono in media 6.880 passi ogni giorno, mentre il fanalino di coda è rappresentato dall’Indonesia, seduta su una media di 3.513 passi. Tra gli altri stati “virtuosi” si piazzano invece la Cina (6.189) il Giappone (6.010) e la Russia (5.969), mentre a precedere - di poco - la peggiore della classe sono l’Arabia Saudita (3.807), le Filippine (4.008) e il Sud Africa (4.105).
L’Italia appare sopra la media con 5.296 passi pro capite, ma soffre - come la maggior parte dei Paesi - di un grosso gap tra uomini e donne (quasi 5.500 passi contro i 5.000 risicatissimi del gentil sesso).
Ma quali sono i fattori che incidono maggiormente sulla “camminabilità”? Secondo i ricercatori. “A fare la differenza sono le città: se le aree pedonali sono di più, si va a piedi anche più volentieri”. (Repubblica)