Evviva Celestino, la tradizione piemontese a Piobesi

In un palazzo del 1400 ci sono i locali luminosi del ristorante e 12 camere accoglienti per un'autentica "locanda"

28.10.2024

"E adesso, tutti a Piobesi a cena da Celestino!"
Questo l'invito che l’attore comico Macario lanciava tra gli applausi dal palcoscenico, a conclusione dei suoi spettacoli torinesi. E di certo buona parte del pubblico deve aver seguito il suo consiglio raccontandone poi agli amici, visto che ormai corrono 120 anni da quando, nel 1904, Celestino Scalenghe ha dato inizio alla sua attività. Ai tempi oltre alla locanda c'erano anche la macelleria e il negozio di commestibili, come ci racconta Sergio Leggero, che di Celestino è il bis-nipote: quarta generazione, insieme con la moglie e i due figli, a portare avanti la tradizione di famiglia.

Siamo nel centro storico di Piobesi, in un palazzo del 1400 dall'elegante struttura che si affaccia con un piccolo portico sulla strada principale.

Al suo interno, una recente ristrutturazione ha reso accoglienti e luminosi i locali del ristorante al piano terreno, mentre ai piani superiori ci sono 12 camere, tra singole e doppie, a disposizione di viaggiatori di passaggio o di chi sceglie di trascorrere qui un week end, lontano dal caos del vicino capoluogo. Perché qui anche l'antica ospitalità della "locanda" ha voluto mantenere il suo ruolo tradizionale.

E di tradizione parlano, come d'altronde ci si aspetta, le ricette seguite dalla cucina; una tradizione attenta allo scorrere delle stagioni e alle materie prime del territorio, che tuttavia si apre a qualche concessione ad alcuni piatti di mare richiesti dalla clientela.
In apertura di una carta ben articolata, dove per scelta non compaiono menu degustazione, arriva in tavola come appetizer un gradevole biscotto salato alla nocciola con seirass e peperone accompagnato da croccanti nuvole dai gusti ben riconoscibili di peperone, spinaci, nero di seppia.
Poi la nostra cena inizia con un assaggio di antipasto misto piemontese tra cui abbiamo particolarmente apprezzato le ottime acciughe al verde e il succulento peperone con bagna cauda alla maniera antica.
Perfetta cottura e corretto amalgama per i classici tajarin ai 30 tuorli e funghi porcini, e originali, oltre che buoni, i plin pizzicati a mano ripieni di tinca Gobba del Pianalto ed erbette, mantecati al burro salato.
Secondo piatto croccante e delicato al tempo stesso la frittura di filetti di acciughe ripiene di seirass del fen e patate cui la maionese al lime di accompagnamento regala la giusta punta di freschezza.
Ed ecco arrivare il "piatto forte", il coniglio grigio di Carmagnola, ben rosolato e tenerissimo, insieme con la peperonata di Corno di bue di Carmagnola: davvero ottimo omaggio alla cucina di tradizione.
I dolci sono una tentazione tra cui scegliere è difficile. Alla fine optiamo per un assaggio goloso di pesche ripiene all'amaretto dall'originale presentazione.
Ma come rinunciare ad affondare il cucchiaio nel piatto del vicino, dove la tradizione trionfa con un eccellente zabaione al marsala con paste di meliga?
Ampia e corretta la Carta dei vini, aperta soprattutto al territorio, che offre anche mezze bottiglie e vini al calice. Buon rapporto qualità/prezzo.

Hotel Ristorante Celestino

Piobesi Torinese (to)
corso Italia, 10
tel. 0119650343 - 0119657034
www.hotelristorantecelestino.it

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