Scisma in Oltrepò. Sul Corriere della Sera il racconto della rottura nel Consorzio con l’abbandono di 14 aziende dopo il rinnovamento dei vertici. Ma si cerca una strada per recuperare la situazione già nei prossimi giorni. @ Cavour unì l’Italia per il Barolo. Parola di Philippe Daverio che nella sua lectio magistralis al Salone del Libro spiega: “Cavour convinse la Marchesa Giulia di Barolo a produrre un vino forte, secco, a la francaise, al posto di quello dolce e liquoroso che usava allora. Poi Cavour si è detto che, fatto il Barolo, occorreva trovare il cliente e ha unificato l’Italia per poterlo commerciare” (divertente piùttosto che probabile) @ Veronafiere si allarga e punta sul digitale. Dopo aver chiuso il bilancio 2017 con un netto segno “più”, la società fieristica avvia i lavori per adeguare la sua offerta infrastrutturale alla domanda in crescita, che nell’ultimo anno ha registrato 1,3 milioni di visitatori e 13mila espositori. “Il 2017 - spiega il presidente di Veronafiere Maurizio Danese - ci ha visti impegnati anche nel potenziamento del digitale, con l’introduzione di strumenti It per rendere più snelli tutti i processi”. Ma lo sguardo è rivolto anche all’estero; dopo l’apertura di un ufficio commerciale a Shangai, l’attenzione è accesa su nuove aree quali Regno Unito, Olanda, Polonia, Messico, Thailandia e Russia. Oltre a Usa, Canada e Sud America. “Grazie alla controllata Veronafiere do Brasil - racconta il direttore generale Giovanni Mantovani - abbiamo creato Wine South America, che a settembre sarà la grande vetrina dei vini brasiliani, argentini e cileni”. (Repubblica Affari&Finanza) @ E di espansione sa qualcosa anche Teo Musso; il “Signore delle birre” con la sua Baladin artigianale punta a rafforzare l’export nei 41 Paesi in cui è già presente e crescere in Russia e Giappone. E annuncia l’apertura di una catena di ristoranti “Pop & Toast”, pensando all’ingresso a Pizza Affari. (inserto Economia del Corriere della Sera)