Come è andato il Festival del panettone siciliano?

A Torrenova l’interpretazione di 7 pasticcieri con mandorla e cioccolato di Modica

23.10.2024

Ormai è un appuntamento fisso quello del Festival del panettone siciliano, dopo la prima edizione dello scorso anno a Mazzarrone dove l’ingrediente era l’uva passa raccolta in questo celebre paese vocato per la produzione di uva da tavola. E tutti ricordano l’eco che ebbe Francesco Manuele della Nuova Dolceria di Ferla (con pasticceria anche a Siracusa) che si posizionò al primo posto.

Quest’anno i sette panettoni non hanno avuto ufficialmente un punteggio, ma sono ugualmente passati al vaglio della giuria presieduta dal sottoscritto, con Riccardo Damiano titolare dell’omonima azienda, Damiano Organic, leader nella frutta secca e con Innocenzo Pluchino di Ciomod, per il cioccolato di Modica.

i giuratiPrima di rappresentare le motivazioni scritte sull’attestato di partecipazione, merita fare alcune considerazioni di valore dell’iniziativa, voluta fortemente da Confapi Sicilia, grazie all’organizzazione della Cooperativa Sociale Somnium, rappresentata dal presidente Carmelo Aristia.
Ora, la prima considerazione è che questo appuntamento sta diventando un laboratorio creativo, che ha scelto di mettere l’acceleratore sull’elemento di successo dei panettoni del Sud Italia: i loro prodotti tipici. Se dunque i pasticcieri hanno imparato presto a creare lievitati eccezionali, l’unicum rimane la materia prima delle farciture. Detto questo, il binomio cioccolato di Modica e mandorla non era ancora stato esplorato. Eppure, ha trovato ottime interpretazioni ancor più se accompagnate dall’arancia candita. Nasce così l’idea di un nuovo panettone, made in Sicily, che vuole raccontare sia l’eccellenza di un prodotto unico come il cioccolato di Modica (quello vero, realizzato con materie prime serie), con un frutto dal riconosciuto potere salutistico come la mandorla.
la giuria tecnica al lavoroDamiano Organic, da questo punto di vista, è all’avanguardia, dimostrazione plastica di come un processo industriale può contribuire a salvare la purezza di un prodotto appena raccolto. E così Ciomod, che rivela una passione per la selezione dei migliori cacao del mondo per arrivare a quel prodotto (che fra l’altro potremo conoscere a Golosaria dal 2 al 4 novembre) che ha una speciale pastosità e croccantezza, della serie “Il cioccolato di Modica come non l’avete (forse) mai assaggiato”. E dunque il panettone, celebrato in un festival, altro non è che l’aritmetica somma che la qualità + qualità sublima un prodotto.
il tavolo di lavoroE ora ecco l’assaggio ragionato che ci ha impegnati per 45 intensi minuti dove abbiamo valutato l’aspetto visivo, olfattivo, gustativo accanto alla coerenza con lo svolgimento del tema (mandorla e cioccolato di Modica) con un plus sull’aspetto estetico.
la giuria popolareIl panettone di Bottechita Nueva di Santa Croce Camerina (Rg) aveva una pasta compatta, piena, con evidenza di mandorla e buon gusto finale. Fraccaro Spumadoro è giunto da Castelfranco Veneto con un’interpretazione assai soddisfacente. Pasta ben alveolata, note olfattive complesse, coerenti con l’aspetto gustativo pieno e ricco di sfumature, dove cioccolato e mandorla si integrano a perfezione. Albertengo, gloriosa azienda piemontese di Torre San Giorgio che lo scorso anno debuttò con il panettone Baj ha messo in assaggio un panettone succulento fin dalla vista, con una pasta compatta dove prevale inizialmente il cioccolato in un abbinamento tuttavia equilibrato con la mandorla. Caffè Adamo di Modica (Rg) ha invece presentato un’interpretazione diversa dal classico panettone, con una consistenza che per compattezza e gusto ricordava un Muffin al cioccolato. Sempre di Modica era la pasticceria Casalindolci che ha presentato un’interpretazione classica del lievitato fasciando la parte superiore con cioccolato e mandorle. La pasticceria Di Stefano di Raffadali (Ag), conosciuta dal Golosario per un superbo panettone al pistacchio ha svolto il tema di questo festival con un’interpretazione generosa e barocca del lievitato, offrendo un’ottima combinazione fra mandorla e cioccolato. E infine la pasticceria Ariston di Mazzarino (Cl) che a mio avviso ha perfettamente centrato il tema con un’invenzione ben riuscita dove tutti gli elementi, visivo, olfattivo e gustativo erano in perfetto equilibrio con la mandorla che abbraccia il cioccolato di Modica e offre una texture croccante e invitante. Notevole anche l’impatto estetico, che la giuria popolare ha premiato, polverizzandolo.
Lunga vita dunque a questo Festival, che è solo all’inizio del lavoro di scandaglio dei prodotti di questo fantastico territorio.

Un ringraziamento particolare va tuttavia a Dhebora Mirabelli, presidente di Confapi Sicilia che ha fortemente voluto questa iniziativa, con la collaborazione della Regione Siciliana.

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