Se avete letto l’articolo di Paolo Massobrio dal titolo emblematico: “PATRIMONIALE!” (link) c’è più di un motivo per aumentare l’ansia in questo periodo davvero difficile. E mai come l’inverno 2020 sarà ricordato come quello del cioccolato, la cui assunzione è un'ancora, perché offre buonumore. È provato scientificamente, ma per alcuni è anche un’esigenza fisica. Ora, visitando la Fiera di Golosaria Online, che sembra nuova dopo il tocco degli addobbi natalizi, ho scovato almeno dieci produttori di cioccolato, anche se, vivendo in Piemonte, sono tre quelli della mia predilezione, che cerco e ricerco, senza dimenticare Bodrato, Guido Castagna, oppure i grandi maestri cioccolatieri di Torino, che sulla nuova edizione del Golosario occupano due pagine fitte facendo girare la testa.
Torino e l'intero Piemonte, dunque, vantano una secolare tradizione legata all'arte cioccolatiera, in grado ancora oggi di esprimere Maestri eccellenti, apprezzati a livello internazionale. Un percorso sensoriale iniziato nell'era sabauda con la pasta di cacao diluita, e che nei secoli, ha registrato qui l'invenzione delle tavolette solide, dei cioccolatini e della pralineria. Il perfetto connubio gustativo con la nocciola delle Langhe ha rappresentato una tappa fondamentale di questa avventura e, la creazione del classico gianduiotto, il primo cioccolatino a essere incartato, ne è stata senza dubbio l'espressione più autentica.
Guido Gobino. Genialità, passione e creatività sono i tre elementi che caratterizzano da quarant'anni, l'attività di Guido Gobino nella sua Torino (ma ora anche a Milano con ben due punti vendita). Fondamenta del suo progetto, la rigida selezione di fave di cacao del centro e sud America, e quella di Nocciole Piemonte Igp in Alta Langa. Tra le sue creazioni top, il Gianduiottino Tourinot®, un gioiello di soli 5 grammi a cui si sono affiancati la versione da 10 grammi, il Tourinot Maximo® e il Maximo +39, con il 39% di nocciole piemontesi. Da non perdere poi Hazelshock, una polvere di nocciole Piemonte Igp, i cremini, le tavolette di cioccolato, le creme spalmabili e le ganache proposte in diverse varianti. Tutti raccontati nel nuovo libro che Gobino ha dato alle stampe in questo autunno, per celebrare i 20 anni del suo Tourinot che fra i primi recensì Paolo Massobrio sul settimanale l’Espresso.