Quando le rose si mangiano e si bevono

Da un roseto dell'entroterra ligure, la famiglia Ratto ha riscoperto il valore dei petali di rosa per produrre raffinate confetture e sciroppi

20.04.2018

Siamo in primavera, la stagione dei fiori, e presto sbocceranno le regine dei giardini: le profumate e bellissime rose.
Va detto però che le rose non solo dei fiori ornamentali ma, grazie al loro particolare aroma e sapore, possono diventare anche ingredienti per raffinate preparazioni. Proprio partendo da questo assunto, il giovanissimo Davide Ratto di Serra Riccò (Ge) ha puntato su una tradizione molto antica del suo territorio: la coltivazione delle rose.

Così, su un terreno di proprietà di famiglia dal 1870, ai piedi dell'Appennino Ligure, coltiva rose di ben nove varietà, alcune delle quali molto antiche: Mustead Wood, Ambridge Rose, Abraham Darby, Winchester Cathedral, Chapeau de Napoleon, Gentle Hermione, Brother Cadfael, Scentimental e Rugose della Valle Scrivia.

Il roseto comprende ben 1.500 piante, da cui ricava profumatissime confetture e il rinomato sciroppo di rose.
Le prime sono perfette per guarnire dolci e gelati, da spalmare sul pane e in abbinamento a formaggi cremosi e saporiti; il secondo è uno sciroppo che si può diluire nell'acqua per ottenere una bevanda dissetante da bere fresca in estate e calda in inverno, ma che si può anche impiegare per aromatizzare tè, macedonie di frutta, impasti per le torte e ghiaccioli. È un prodotto del tutto naturale, composto solo da acqua, zucchero, petali di rose e succo di limone.

Noi abbiamo conosciuto questi originali prodotti a Golosaria Monferrato, dove sono stati presentati su un espositore d'eccezione: una Balilla del 1939 perfettamente funzionante.

Azienda F.lli Ratto
piazza San Rocco, 4
Serra Riccò (Ge)
tel. 3488965046
aziendaagricolafratelliratto@gmail.com

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