Frutta e verdura vittime del marketing e nuovi ambasciatori per Loison

09.12.2014

“Il gusto sotto l’egida del marketing”. Così l’antropologo David Le Breton definisce su Libero il fenomeno - sempre più diffuso - per cui frutta e verdura di stagione avrebbero ormai perso le proprie caratteristiche organolettiche. “Se per molte società l’alimentazione resta ancorata alle sue cadenze stagionali - spiega l’esperto - in un’ampia parte del mondo è andata incontro ad un meticciamento diffuso e la sua globalizzazione ne ha causato l’esaurimento”. Ed anche frutta e verdura non hanno più gusto. (Libero) @ Poi Luca Goldoni, che su QN prende spunto da un articolo di Libero e affronta il paradosso della disoccupazione, generata da un “Mancato incontro fra domanda e offerta di lavoro”. Secondo Goldoni “I profili più richiesti cercano giovani consapevoli che gli strumenti del lavoro galoppano e non si esauriscono nell’adorato smartphone”. A rincarare la dose anche Gianfranco Vissani: “La nave affonda non solo perché c’è l’uragano, ma perché il Capitano la lasciato che i marinai si scegliessero le mansioni. @ Si chiama Teresa Spina la donna più anziana della Valcerrina. Ha 108 anni, abita a Murisengo, è la prima di sette fratelli e ama fare l’uncinetto. Ancora autosufficiente, ogni giorno fa quattro volte le scale e scende in cantina prendere il fiasco di vino che ai pasti non deve mancare mai. (La Stampa) @ Dopo aver conquistato gli scaffali di Gran Bretagna, Finlandia ed Emirati, Dario Loison, patron dell’omonima azienda vicentina specializzata in panettoni gorumet, rafforza la sua distribuzione in Italia ed anche all’estero eleggendo il cliente a testimonial della cornice Ambasciatori Loison. (Italia Oggi) @ Poi la storia di Elisa Bellavia, la 27enne di Gattinara premiata come miglior sommelier d’Italia (lavora da Cinzia a Vercelli) dalla Guida di Identità Golose, che alla Stampa confida: “Da giovane marinavo la scuola per servire al bar”. @ Sulla stessa pagina anche Elisa Schiffo, che riporta l’esperienza di Pierluigi Lajolo, l’ingegnere con la passione per i viaggi che dopo un anno trascorso a Tolosa ha deciso di riscoprire la campagna. Oggi, nella casa dei nonni a Vaglio Serra, coltiva i campi e alleva lumache insieme alla moglie Laurence. (La Stampa) @ Su Repubblica anche la seconda vita di Stefano Petrò, lo chef che, abbandonati i palchi dei concerti live, ha aperto a Milano il suo Kitchen&Soul (via Pestalozzi, 4). Un bistrot dove dominano il nero e i suoni jazz e dove l’accezione negativa legata all’idea di “cucina naturale e biologica” è certamente da rivalutare. @ Infine “L’Incontentabile” Camillo Langone, che sul Giornale di sabato recensisce i piatti del ristorante L’Artigliere di Isola della Scala (Vr), che propone un gelato di zafferano che da solo vale il viaggio.

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