Frutta e verdura volano in rete. La laurea per ingegneri agricoli e le accuse al "finto latte"

10.05.2021

Volano gli acquisti online di frutta e verdura. L’impennata nel primo trimestre dell’anno dello shopping in rete del “fresco”, che finora si comprava in contanti al mercato, è il sigillo all’ascesa 2020 di e-payement, acquisti web ed esplosione di Fintech. A dare un input anche le iniziative di incentivo del governo che hanno acceso i riflettori su questi temi e portato molti consumatori a preferire i pagamenti elettronici. (La Repubblica) @ Nasce una laurea per ingegneri agricoli. L’uso della tecnologia in agricoltura è in continua crescita e il Politecnico di Milano lancia una laurea per imparare a progettarla e non solo. Partirà a settembre nel campus di Cremona e formerà operatori con una visione tecnologica, agronomica e ambientale. (La Repubblica) @ E di digitalizzazione in agricoltura parla anche Andrea Zaghi, che su Avvenire di sabato individua alcuni “limiti” imprescindibili al progresso tecnologico. Da un lato le bizze del clima, quindi la sapienza umana, che non può essere sostituita - almeno non totalmente - dalla tecnologia e la condizione territoriale e infrastrutturale: campi e stalle non sono in città e non sono tutti vicini alle grandi reti viarie, non sono tutti perfettamente allineati e non facili da raggiungere. @ Intanto, anche il settore agricolo risente (e non poco) dell’effetto della pandemia. Da Copa-Cogeca a Coldiretti, si contano i danni nei vari comparti con perdite pesanti, dal vino alla carne di vitello. In generale, il 6,9% delle aziende segnala la mancanza di liquidità e nei campi la domanda è in calo per 1 azienda su 5. (Avvenire) @ Proteine per nutrire la chioma. Il primo passo per avere capelli al meglio della forma è nutrirli dall’interno attraverso la nostra alimentazione con alimenti quali pesce, formaggi, carne, latte e uova. L’approfondimento di Gemma Gaetani su La Verità. @ Europa e Nestlé ci fan mandare giù latte finto. Così titola La Verità di stamane per annunciare il lancio della multinazionale di una bevanda a base di “falso latte” estratto dalla farina di piselli promossa dal Nutriscore, la contestata etichetta a semaforo che promuove i prodotti lavorati e boccia quelli tradizionali e che Bruxelles vorrebbe imporci con il Green Deal. L’appello di Luigi Scordamaglia di Filiera Italia: “La Commissione, il Parlamento Ue e tutti i Paesi aprano gli occhi e appoggino la battaglia italiana contro il cibo Frankestein di laboratorio ammantato di salubrità”.

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