La frutta secca è ritenuta benaugurante per Capodanno cosicché a fine anno, in quasi tutte le famiglie, abbondano fichi secchi, nocciole, noci, mandorle, eccetera.
Di solito la frutta secca viene consumata a fine pasto insieme a mandarini e altra frutta fresca, in realtà essa si presta a essere un ingrediente privilegiato per realizzare primi e secondi piatti. Infatti, con tutti questi ingredienti si possono preparare molti tipi di dolci, ma non mancano impieghi nella cucina salata.
Si possono infatti utilizzare le mandorle tritate finemente per legare e insaporire sia la zuppa di pesce che il pesto alla trapanese.
Con le noci frullate con poca mollica di pane bagnata nel latte, maggiorana fresca e olio extravergine, si ottiene un tipico condimento ligure per ravioli di magro e per la pasta. Ma se si pone una scaglia di Pecorino stagionato e mezzo gheriglio di noce su mezzo fico secco, si realizza uno sfizioso stuzzichino per aperitivo. Se si frulla del lardo aromatizzato e a esso si aggiunge un trenta per cento di noci tritate, si ottiene un buon pesto da spalmare su crostoni di pane di segale o integrale.
Tritando grossolanamente delle nocciole e unendole a un po’ di pangrattato, si ottiene un’impanatura saporita per polpette di pollo o di tacchino. Con le nocciole ridotte in granella si possono rivestire delle piccole palline di robiola cremosa da servire come stuzzichino sfizioso.
Noci e nocciole tritate grossolanamente sono ottime anche per rendere più saporito un ripieno di magro a base di radicchio trevigiano e ricotta, da utilizzare per farcire dei lumaconi giganti da gratinare.