Prosegue su La Stampa la serie firmata da Marco Belpoliti dedicata agli insetti, i “silenziosi attori delle nostre estati”. Protagonista di oggi è l’ape, il “Più popolare e amato degli insetti”. Alacre lavoratrice, nei secoli è stata anche scelta da poeti e letterati come esempio di virtù, da Bernard de Mandeville, che con la “Favola delle Api” la rese metafora della rivoluzione industriale, a Karl von Frisch, che cominciò a studiarla dagli inizi del Novecento. Qualche curiosità: possiede un linguaggio per trasmettere ai propri simili informazioni essenziali sulle sorgenti del cibo e ha un cervello più grande del fuco, utile per la riproduzione. Ma soprattutto, porta benissimo i suoi 70milioni di anni. (La Stampa)