Gallarate, agli inizi del XX secolo, era definita la “Manchester d'Italia”, “la città delle cento ciminiere”, e a ricordarlo ce ne sono ancora alcune che oggi si possono ammirare, con gli stabilimenti in stile “liberty” trasformati in centri artigianali che sono splendidi esempi di archeologia industriale. Se in quegli anni la sua fama era legata alla sua fiorente industria tessile e manifatturiera, ora il suo nome viene associato al suo essere luogo di gusto. Il simbolo, i “Furlandoni”, amaretti di produzione artigianale che sono ghiottoneria di bontà irresistibile, che, l’Amministrazione Comunale, su iniziativa del Club di Papillon del Varesotto, guidato da Luigi Galluppi, ha riconosciuto come prodotto De.Co., celebrando il momento con un evento rimasto nella memoria di molti per la partecipazione di Bruno Lauzi e Paolo Massobrio. Oltre alle innumerevoli pasticcerie di valore, da tempo è in crescita il numero delle tavole che meritano la visita.
A pochi minuti da Malpensa, e a due passi dall’uscita del casello della A8 Milano-Varese e dalla stazione, vi aspetta con ampi spazi per parcheggiare, in una graziosa casetta rosa, pronta ad accogliervi o nel piacevole dehors, o nella saletta all’interno, dove dominano bianco e colori chiari, con i pochi tavoli ben distanziati che già lasciano intuire di come qui, la cura del cliente, sia sartoriale.
Ai fornelli, c’è sua moglie Lara Casta, cuoca talentuosa dalle giocate che incantano per la loro capacità di portare golosamente al cuore, emozioni, svelando di ogni ingrediente sfumature inaspettate.
Da un menu che rispetta la stagionalità delle materie prime muovendosi liberamente tra mare e terra, come antipasto (22 euro) potrete scegliere uovo bio 63° porcini spuma di Parmigiano Reggiano 48 mesi croccante al farro e rucola, o in alternativa espressioni di mare o ancora cuore frollato di vacca nostrana fratelli Varvara, cavolo rosso, melissa, okara.
Via Monte Nero, 35
Gallarate (VA)
Tel. 0331784665