Questo ristorante di Gavi (Al) è un baluardo della nostra guida e anche un posto dove abbiamo provato quel senso di “rifare un’esperienza” che non capitava da tempo (Via Goffredo Mameli, 69 - tel. 0143 642458). Dietro ai fornelli e in sala c’è un’intera famiglia, i Rocchi, che oggi può contare su nuove forze e nuovi entusiasmi. Ma a una cosa qui non hanno mai rinunciato: la selezione delle materie prime. E allora vi può capitare di assaggiare il salame crudo più buono della vostra vita, oppure una teoria di salumi di daino, di capriolo, fino alle selezioni di carne di fassona che sono del grande Davide, macellaio radioso in Valle San Bartolomeo.
Si pranza scegliendo una delle tante sale e salette, arredate con quel tocco di antico Piemonte che mette calore. L’aperitivo può essere servito sul tavolone nel locale cantina dove svettano etichette di grande ricerca e valore, e non solo di Gavi.
Provate allora la battuta di bue, nocciole di Langa, erbette e uovo terme, ma anche il classico vitello tonnato oppure la zuppa di cavolo e patate con il salamino di bue della tradizione alessandrina. Davvero congeniale al susseguirsi dei piatti l’offerta del brodo di gallina ruspante con zenzero, curcuma e verdure d’autunno.
Fra i primi un classico sarà il risotto al Gavi (dovete provarlo!), ma anche i maestosi ravioli al tocco (il ragù secondo l’inflessione genovese) che qui servono anche a “culo nudo” col vino. Altro must sono le pappardelle con sugo d’anatra e zucca.
E’ rassicurante la cucina di questo locale quando ti arriva il fassone grigliato in salsa bernese, che sta sparendo dai menu. Altre specialità: la quaglia ripiena di foie gras, spinacini e burrata; il petto d’anatra scaloppato con salsa alle mele cotogne e infine il filetto di bue servito con patate della Val Borbera e salsa piccante.
C’è sempre una discreta selezione di formaggi, prima dei dolci: zabaione al Gavi, tortino caldo di cioccolato (di Bodrato), gelato alla vaniglia fatto in casa. Che soddisfazione!