Anche la genetica influisce sul peso. A sostenerlo Ruth Loos, direttrice del programma di genetica dell’obesità al Mount Sinai Hospital di New York. Secondo la ricercatrice sono più di 170 i geni associati all’obesità mentre altri, al contrario, spingono l’organismo a bruciare calorie o a “ignorare” il cibo. Ma nonostante questo, secondo gli esperti conta molto anche il tipo di cibi che scegliamo; conoscere i segreti del metabolismo può fare la differenza. @ Per prevenire l’obesità, un’altra soluzione potrebbe essere la “dieta intermittente”. A presentarla un recente studio pubblicato su Pnas dai ricercatori del Salk Institute for Biological Studies di San Diego, che propone un regime che può assumere due forme: alternare giorni in cui si mangia normalmente a giorni in cui si assumono 500 calorie, con il weekend a pasti normali, oppure riservarsi un certo numero di ore durante il giorno in cui non si mangia nulla. (Il Venerdì di Repubblica) @ Dagli Stati Uniti arriva il drink nutriente, a impatto zero e politicamente corretto. Si chiama Soylent, toglie la fame ed evita a chi ha poco tempo di fare la spesa e cucinare. Ogni bottiglietta, ricca di preziosi nutrienti, contiene olio di fegato di merluzzo e colza, un pentolino per calcolare la quantità e una brocca da due litri. In Italia non è ancora stato autorizzato, ma c’è già chi si dice pronto ad utilizzarlo. (Fatti suoi. ndr) (L’Espresso) @ I bambini possono diventare vegani fin dallo svezzamento? Il dibattito, ripreso sul Corriere della Sera di sabato, è stato acceso dal film Hungry Hearts di Saverio Costanzo. Il problema, evidenziano alcune mamme che hanno fatto questa scelta, è la mancanza di riferimento a schemi nutrizionali certi. @ Intanto le mode alimentari alternative mettono in crisi il mercato della bistecca e negli Usa, storica roccaforte del consumo di carne, il mercato segna -2%, mentre in Inghilterra - scrive il Daily Express - uno su otto è vegetariano. (Il Giornale di venerdì)