Continua la polemica “estiva” tra giornalisti e foodblogger innescata qualche giorno fa dall’articolo di Andrea Radic che ha creato non poche divisioni sui social. Il titolo provocatorio è stato: “Liberate il food dai blogger. Ridatelo in mano ai giornalisti”. Il seguito dello stesso tenore: “Hashtag a manetta, superficialità a quintali, inconsapevolezza e appiattimento della inesistente narrazione” per colpa di quella che Radic definisce “mandrie di improvvisati storyteller che girano, singoli o in coppia, l'Italia, accolti e spesati da aziende e locali”.
Oggi da un’intervista su La Verità gli risponde Anna Maria Pellegrino presidente dell’associazione italiana food blogger, che dice: “I giornalisti ci disprezzavano, ora di cibo si parla solo in rete” e aggiunge “Non siamo edonisti autoreferenziali, ma professionisti competenti e liberi, raccontiamo il territorio con la tradizione dei piatti. E le nostre immagini sono richiestissime”. Sullo stesso argomento anche Valerio M. Visentin che fa da pacere: “Caro Radic, se non ti spiace, emenderei quel titolo feroce. Senza edulcorarlo, ma puntando il mirino sui veri colpevoli. “Liberate il food dai cialtroni. Ridatelo in mano alle persone perbene”.