L’Italia diventa un’unica zona rossa e i ristoranti, costretti a chiudere dopo le 18, si reinventano con il servizio di take-away. E’ il caso della Degusteria Forlino di Tortona o del Davì Food Lab di Acqui Terme, per citarne alcuni. @ Un modo di affrontare l’emergenza confermato anche dal boom della spesa a domicilio favorita dalle catene della Gdo; le restrizioni imposte dall’ultimo decreto, hanno spinto le catene a potenziare i servizi di consegna on-line, non solo per gli anziani. Da Esselunga a Carrefour, ma anche Coop e il gruppo Selex, con i marchi Emisfero, Il Gigante e Mercato hanno triplicato i volumi dell’e-commerce nelle ultime due settimane e la saturazione in tutte le fasce di consegna ha spinto ad aumentare anche il personale dedicato. (Repubblica) @ Intanto, anche nelle edizioni locali dei quotidiani si parla dei ristoranti che hanno deciso di abbassare temporaneamente le serrande: dai ristoranti Condividere e Del Cambio di Torino ai ristoranti Galleria e Salotto di Milano. (Repubblica Torino e IlGiorno di Milano) @ Il Coronavirus non ferma solo la ristorazione, ma anche gli appuntamenti. Per questo ViviMilano, il settimanale del Corriere della Sera, sarà in edicola ancora domani con il numero stampato prima delle ultime misure governative, dopodiché sarà fermo per tre settimane. “E’ il momento di NON vivere la città e adeguarsi alle misure”, si legge stamane sul Corriere, nella cronaca di Milano. @ Al via un piano salva-export alimentare da 44,6 miliardi di euro. Lo ha reso noto Coldiretti a margine dell’incontro alla Farnesina per la campagna di comunicazione strategica a sostegno del settore agroalimentare nel Piano Straordinario 2020 per la Promozione del made in Italy. Un’azienda su due (53%) che esporta nell’agroalimentare - denuncia Coldiretti - ha ricevuto disdette negli ordini all’estero. “Serve un intervento deciso dell’Unione Europea per sostenere il tessuto produttivo e ricostruire un clima di fiducia” ha sottolineato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini. @ E a tutela delle attività commerciali compromesse dall’emergenza sanitaria in Lombardia è allo studio il piano attuato a Hong Kong. Il sindaco di Milano Beppe Sala, con gli omologhi lombardi e i vertici della Regione, sta valutando l’ipotesi di sospendere le attività non di prima necessità a fronte di un cospicuo e rapido intervento finanziario del Governo che permetta di far fronte agli stipendi dei dipendenti.