Il Food act parte azzoppato. Al forum tra cuochi (celebri) e ministero non sono stati invitati, oltre alla Federazione italiana cuochi, neppure Euro Toques International, l’associazione di chef voluta e approvata dall’Unione Europea, presieduta da Enrico Derflingher che su Libero ha puntualizzato: “La nostra associazione è composta da tanti professionisti seri, ma nonostante questo non siamo mai stati presi in considerazione, anche se con il ministero abbiamo più volte collaborato e portato avanti molti progetti”. Ma Enrico Derflingher sarà relatore ufficiale del seminario del 3 settembre su le 4 potenze dell'enogastronomia. @ Che effetto ha sulla nostra vita l’invasione di cooking show e cosa c’è alla base di questo successo? A chiederselo è anche una rivista specialistica, Mente e cervello, che dedica la copertina a Cracco, Barbieri e Bastianich. Mail rapporto cucina televisiva e pubblico è anche la centro de Lo spettacolo del cibo. I cooking show nella televisione italiana, il libro di Niccolò Gallio e Marta Martina. Lo scrive Libero di oggi. @ Non solo l’immancabile Parmesan, ma anche Parma, Bologna, Gorgonzola, Fontina, Grana, Asiago. Sono tutti nomi di prodotti che gli Usa considerano comuni e vorrebbero esportare anche sulle tavole europee con il trattato Ttip, con un grave danno per l’esportazione dei prodotti italiani sulle tavole europee. In loro difesa è nato addirittura un consorzio: il consortium for commons food names. Queste imitazioni occupano il 99% del mercato americano. Il caso più eclatante è quello del Provolone, prodotto negli Usa da Errico Auricchio cugino del nostrano Giandomenico. @ In barba alle imitazioni, il Grana Padano aumenta l’export, con 660mila forme vendute in quattro mesi (+10%). I risultati migliori arrivano proprio dagli Usa dove il prodotto italiano fa registrare un +60% e 67mila forme commercializzate in soli quattro mesi.