Gourmet 2.0, ricette alla cannabis e i 30 anni del Joia

30.09.2019

Cambiano i tempi e così anche le tendenze. Mentre negli appartamenti dei millennial compaiono sempre più fiori e piante, anche il cibo si evolve e la cena diventa “un rito sacerdotale dove chef pluristellati e clienti cosmopoliti, mischiano i loro ruoli e diventano artisti del gusto visivo" Lo scrive su Italia Oggi di sabato Riccardo Ruggieri, che spiega come al centro della scena ora ci sia l’impiattamento, mentre il cibo si fa natura morta. E conclude "I veri gourmet 2.0 ormai il piatto si limitano ad osservarlo, le posate restano intonse (…) Siamo nel mondo liquido del Neo capitalismo, destrutturato, vegetale, analcolico”. @ Due piante di marijuana alte due metri e mezzo e diversi barattoli contenenti sostanze a dir poco “speziate”. E’ quanto trovato nel giardino dello chef catanese Carmelo Chiaramonte, il “cuciniere errante” star della cucina siciliana che è stato arrestato con le accuse di detenzione di stupefacenti finalizzata allo spaccio. Ma lo chef, ora agli arresti domiciliari, si difende: “Sperimentavo la cannabis in cucina solo per me, per curare una depressione che mi affligge da due anni”. @  30 anni e non sentirli; è il traguardo raggiunto da Joia, il primo ristorante vegetariano aperto nel 1989 a Milano da Pietro Leemann, che ieri ha festeggiato con un evento aperto alla città a base di brindisi, musica e assaggi. Sul Corriere della Sera di domenica gli auguri di Roberta Schira, che annuncia l’appuntamento ripercorrendo la storia del locale. 

X

Cookie Policy

This page uses third-party cookies to offer personalized content