Guerra del grano, rivoluzione (lenta) del riso e ladri di cipolle

12.06.2017

L’Italia è il primo esportatore mondiale di pomodoro da industria. A dirlo l’Ismea, che segnala per il comparto un giro d’affari di 3,2 miliardi di euro. Un record che fa sorridere non solo perché indice della capacità produttiva dell’Italia, ma anche per il valore che può generare l’agricoltura del Paese. Andrea Zaghi su Avvenire di domenica. @ Ma sulle stesse pagine Zaghi scrive anche della speculazione in atto nel mondo del grano. “L’Italia - sostiene Coldiretti - è il principale produttore europeo e secondo a livello mondiale di grano duro. (…) Ma la speculazione sul grano mette in pericolo la vita di oltre 300mila aziende agricole che lo coltivano, oltre a un territorio che potrebbe ritrovarsi presto desertificato”. E proprio Coldiretti, ieri, si è messa a capo di una manifestazione che ha riunito 2.000 coltivatori diretti al porto di Bari per contrastare l’arrivo di un cargo con 50.000 tonnellate di grano dal Canada. @ Fermento anche nel mondo del riso. Nonostante i passi in avanti compiuti verso l’approvazione definitiva della norma che punta a salvaguardare le varietà di riso italiane, gli addetti ai lavori lamentano un’eccessiva lentezza della politica. “Mancano ancora molti passaggi - afferma il presidente del gruppo riso della federazione agricola europea Copa-Cogeca Giuseppe Ferraris - Occorrono ancora svariati mesi. Speriamo si riesca ad avere il testo definitivo prima delle prossime elezioni, altrimenti il rischio è che salti tutto”. E mentre il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, ha confermato l’impegno nell’avvio della riforma attesa da anni, Ferraris domani sarà ascoltato in Commissione agricoltura alla Camera sulla crisi della risicoltura nazionale, assediata dalle importazioni a dazio zero provenienti principalmente dall’Asia. (La Stampa di domenica) @ Ma in tema di riso anche Luigi Chiarello su Italia Oggi spiega le sei misure sostanziali del decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri e volto a favorire una maggiore trasparenza su tipologie, lavorazioni e caratteristiche del riso italiano. @ La mozzarella di bufala campana è l’unico prodotto del Sud inserito tra le 26 produzioni italiane a marchio Dop e Igp che saranno tutelate in Cina. L’intesa con il Paese asiatico è stata firmata recentemente, in occasione del summit economico tra Europa e Cina. (La Stampa) @ Tutti pazzi per l’Ornellaia. Il vino rosso toscano frutta più dell’oro e negli ultimi 10 anni a Piazza Affari ha registrato una crescita media in valore pari al +160%. Lo spiega su Libero di domenica Stefano Casini, presentando i numeri in continua crescita del listino borsistico del “buon bere”, oltre a una guida su come scegliere le bottiglie di pregio su cui investire. @ Le cipolle di Breme vanno a ruba, nel vero senso della parola. L’ortaggio simbolo delle campagne pavesi è finito nel mirino dei ladri, al punto da spingere i coltivatori a presidiare le coltivazioni con ronde notturne nei campi. E a lanciare un appello: “Manca poco al raccolto, rischiamo gravi danni”. (La Stampa)

X

Cookie Policy

This page uses third-party cookies to offer personalized content