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20.02.2015

Api comprate a chili e trasformate in fabbriche di miele. A lanciare l’allarme, nell’ambito del convegno Alleanze per nutrire il Pianeta organizzato dall’Associazione per l’agricoltura biodinamica, è stata l’apicoltrice Ilaria Biganzoli Corazza, secondo cui: “Tutto il sistema viene forzato. Si comincia a produrre miele alla fine dell’inverno nelle aree più calde, come la Sicilia, e poi, inseguendo le varie fioriture che si alternano nel tempo, si spostano continuamente gli alveari verso nord o verso l’alto in modo da ottenere fino a cinque raccolte di miele a stagione”. Una situazione che rende questi animali completamente spaesati e senza punti di riferimento, rendendo gli alveari sempre più poveri”.

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