Ho capito bene?

30.01.2020

Proibito affezionarsi a chi l’ha salvato. E’ la (triste) storia capitata a Maurice, il cinghiale francese salvato da Sylvia Bachelle che, pur vivendo in un ampio spazio di 500 metri quadrati, è finito nelle mani della giustizia per “detenzione illecita”. Saranno i giudici dell’alta corte di Tulle, il prossimo 18 marzo, a decidere se l’animale selvatico dovrà essere soppresso ma intanto la sua “padrona” sta mobilitando l’intero Paese per salvargli la vita: non solo ha scritto una lettera al presidente Macron, ma ha anche aperto una pagina Facebook chiamata “Salvate Maurice” lanciando una raccolta fondi per pagare le spese legali e avviato una petizione online che ha già raccolto 18 mila firme.

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