Basta molestie olfattive: anche l’odore di fritto diventa un reato. Lo ha stabilito la Cassazione, che con una sentenza ai danni di una famiglia particolarmente amante del fritto, ha inquadrato le “molestie olfattive” nel reato di “getto pericoloso di cose”. Da ora in poi, chiunque getti o versi in un luogo pubblico, o in un luogo privato ma di comune uso, cose atte a offendere, imbrattare o molestare persone, o provochi emissioni di gas, vapori o fumo che cagionino tali effetti, per la giustizia potrebbe essere punito con l’arresto fino a un mese o con un’ammenda fino a 206 euro. (Libero)