Questa settimana su ilGusto.it Paolo Massobrio presenta la Granazza, un vino sardo per secoli rimasto nell’oblio, che oggi vede una riscossa grazie alla famiglia Sedilesu, che si è impegnata per valorizzarlo e farlo conoscere.
I 15 ettari di vigneto sono condotti seguendo i dettami del biologico, mentre in cantina le vinificazioni sono spontanee. Nascono così il Barbagia Granazza, di cui c’è anche la versione macerata, il Barbagia Granazza “Sulle Bucce”; il Cannonau “Mamuthone” 2020, di cui Massobrio dice: “È particolarmente espressivo con un naso che affianca alla frutta rossa i sentori di sottobosco e funghi. In bocca è pieno, caldo, tannico, decisamente rustico e interessante”. Poi il Cannonau Riserva “Ballu Tundu” 2015, dal tannino importante, e altre due riserve: la prima dedicata al fondatore Giuseppe Sedilesu e la seconda denominata “Carnevale” prevede un affinamento in barrique per almeno 14 mesi.
Mamoiada (Nu)
via Vittorio Emanuele II, 64
tel. 0784 56791