Dall'Italia alla Francia, dalla Spagna al Sud America, il carciofo si declina in una miriade di varietà, circa 90, che offrono una tavolozza di colori e forme che stupisce e conquista il palato. E’ un ortaggio appartenente alla famiglia delle Asteraceae, composto da un capolino, formato da brattee carnose e spinose, ma anche da un cuore tenero.
Le varietà più comuni in Italia sono il carciofo romanesco, il carciofo violetto di Toscana, il carciofo spinoso sardo e quello di Albenga.
Con il suo sapore inconfondibile e la sua ricca storia, il carciofo si conferma un alleato prezioso per la nostra salute, ma anche un ortaggio versatile in cucina oltreché un rimedio naturale dalle molteplici proprietà benefiche.
Fu solo all'inizio del XX secolo che la scienza iniziò ad approfondire l'efficacia terapeutica del carciofo. Le sue proprietà benefiche per il fegato e le vie biliari portarono allo sviluppo della cinaroterapia, una terapia specifica basata su questa preziosa pianta.
1. Per essere certi della freschezza osserva le punte:
Devono essere ben chiuse e compatte, senza segni di apertura o sfilacciamento.
Il colore deve essere intenso e uniforme, evitando carciofi con macchie scure o giallastre.
2. Controlla le foglie:
Le foglie del gambo devono essere fresche e turgide, non appassite o marroni.
Evita carciofi con foglie molli o gialle, indice di scarsa freschezza.
3. Valuta la consistenza:
Prendi il carciofo in mano e stringilo delicatamente: deve risultare duro e compatto al tatto, non morbido o cedevole.
4. Scegli prodotti biologici
I carciofi sono tra gli ortaggi che subiscono maggiori trattamenti con pesticidi.
Optare quindi per prodotti biologici riduce l'esposizione a sostanze tossiche.
5. Lavali accuratamente:
Indipendentemente dalla provenienza, è fondamentale lavare i carciofi con cura.
Immergili in acqua fredda corrente per alcuni minuti, strofinando delicatamente le foglie. Puoi utilizzare un apposito spazzolino per verdure per rimuovere eventuali residui di terra o sporcizia.
Non conservare i carciofi inumiditi o bagnati, in quanto favorirebbe la formazione di muffa. Controllare i carciofi regolarmente e rimuovere quelli che iniziano a deteriorarsi. Se vuoi conservare i carciofi per un periodo più lungo, puoi congelarli. Prima di congelarli, puliscili, tagliali a fette o a spicchi e sbollentali per un paio di minuti. Asciugali bene e poi mettili in un sacchetto per freezer. I carciofi congelati si conservano per circa 3 mesi.
Crudo è il massimo…. anche cotto, ma con un trucco! Per gustare il carciofo al meglio, provalo crudo: taglialo a fettine sottili e immergilo in un pinzimonio saporito, oppure usalo per creare fresche insalate. Non sprecare nulla: sia le foglie che il gambo, una volta eliminata la parte esterna più dura, sono perfetti per arricchire i tuoi piatti con un tocco croccante e leggero. Un filo d'olio extravergine d'oliva, un pizzico di sale, un po' di succo di limone e una spolverata di aglio tritato: ecco un condimento semplice che esalta il gusto naturale del carciofo.
Se preferisci il carciofo cotto, puoi prima lessarlo e poi passarlo in forno o sulla piastra per un tocco croccante. Attenzione però: in questo modo alcuni nutrienti si disperdono nell'acqua di cottura. Per non perderli, conserva l'acqua e usala per preparare brodi vegetali gustosi e nutrienti.
La preparazione di una tisana al carciofo è piuttosto semplice: è sufficiente lasciare in infusione le foglie essiccate di carciofo in acqua bollente per circa cinque minuti. Il dosaggio è di 10-15 grammi di foglie di carciofo per ogni litro di acqua e la tisana può essere assunta da tre a sei volte al giorno.
Per un gusto più aromatico, puoi aggiungere alla tua tisana al carciofo un pizzico di cannella, zenzero o limone.
Se preferisci un sapore più dolce, puoi dolcificare la tisana con miele.
Incominciamo con la preparazione dei carciofi.
Eliminiamo le foglie esterne più dure e la parte legnosa del gambo. Tagliamoli a metà e poi in spicchi sottili. Poniamoli in una padella con un filo d'olio e lo scalogno tritato. Lasciamoli insaporire per qualche minuto, poi uniamo un mestolo di brodo.
Ora proseguiamo con l’orzo. Sciacquiamo l'orzo sotto acqua corrente e versiamolo nella padella. Iniziamo a bagnarlo con il brodo, un mestolo alla volta. Aspettiamo che il brodo sia completamente assorbito prima di aggiungerne altro. Proseguiamo la cottura per circa 40 minuti, fino a quando l'orzo sarà al dente. A fine cottura, per rendere il vostro orzotto ai carciofi ancora più cremoso e irresistibile, aggiungete un cucchiaio di Grana Padano. Un tocco goloso che regalerà al piatto una consistenza vellutata con un apporto calorico minimo.