Su ilgusto.it, hub multimediale del gruppo Gedi, oggi Paolo Massobrio riassume le straordinarie potenzialità del Gavi, espresse in una recente degustazione di 78 campioni che ha messo in evidenza come il cortese costituisca anche un’ottima base per la spumantizzazione.
Tra le varie cantine, a fare strike ovunque è stata la Castellari Bergaglio di Gavi, condotta da Marco e dal suo Braccio destro Daniele, che in dodici ettari di proprietà tra Rovereto di Gavi e Tassarolo interpretano in modo eccellente le diverse particolarità del terroir, specialmente in termini di longevità dei vini.
Nascono così campioni come il Gavi del Comune di Gavi “Rolona” 2020, di grande mineralità e freschezza, ma anche il Gavi del Comune di Tassarolo “Fornaci”, che presenta un più ampio quadro aromatico e fruttato, dove non mancano le note citrine.
Quindi il Gavi del Comune di Gavi “Rovereto” 2017, un altro assaggio clamoroso che ha conquistato i 5 * pieni con la sua fragranza al naso e le sue note fruttate e animali, e il Gavi “Pillin” 2014, l’unico vino di casa vinificato con fermentazione in barrique, ad anticipare i tre anni di affinamento in acciaio e in bottiglia.
Ultima, ma non per importanza, la versione spumantizzata: un metodo classico chiamato “Ardè” che rivela una bella struttura grazie alla lunga permanenza sui lieviti.
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fraz. Rovereto
Gavi (AL)
tel. 0143 664000
Una bottiglia di Gavi del Comune di Gavi “Rolona”: euro 12