Il Natale a tema, i food truck e il Capatoast

18.12.2015

Sarà un cenone di Natale a tema, secondo Coldiretti, che individua tra i profili più diffusi quello autarchico (con prodotti di lusso però made in Italy), salutista (con prodotti dal profilo nutrizionale convincente anche per la bilancia), tradizionale (con i piatti della nonna), afrodisiaco (dalle aragoste al tartufo fino ai pistacchi di Bronte), aggiornato ai cambiamenti climatici (ad esempio con l’olio valdostano), futurista (con i prodotti portati sulla stazione orbitante come i legumi di Ustica e le microalghe). (Il Giornale) @ Il 2015 è stato l’anno dello street food, diventato anche fenomeno da esportazione. Ne parla su Il Venerdì di Repubblica Chef Kumalè che porta l’esempio della catena di mezzi Limoncello che viaggia sulle spiagge sudafricane e Mozza & Co a Parigi. Il successo, spiega Kumalè, è contenuto in un investimento mediamente basso (da 20 ai 35mila euro per un’ape) per un fatturato che in un anno può superare i 100mila euro, permettendo di ammortizzarlo facilmente. “Il 70% degli streetfooders è fatto di piccoli imprenditori” scrive. @ Da Napoli la storia di un take away di successo: il Capatoast. L’idea di due trentenni è stata quella di puntare su un sandwich “ostinatamente buono”: in pochi mesi dopo il successo di Napoli si è allargato a Roma, Milano, Padova e Caserta. Nel futuro prossimo la consegna a domicilio sfruttando il web.

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