Il pensiero

16.03.2021

Quello di oggi è affidato alle parole di Massimo Gramellini, che sul Corriere della Sera dedica il suo Caffè alla grandezza di Simona Riussi, la moglie dell’insegnante di clarinetto morto a Biella a seguito della somministrazione del vaccino, che poco prima che Astra Zeneca venisse sospeso per precauzione, ha commentato così la morte del marito: “In cuor mio non me la sento di dire che la colpa sia del vaccino. Bisogna continuare a crederci. Se io e mio marito non ci avessimo creduto non lo avremmo fatto, ma da educatori era importante farlo”. “Il modo migliore di onorare una donna simile è sforzarsi di imitarla - scrive Gramellini - Un anno di pandemia ci ha insegnato che non esistono verità assolute. (…) Il problema non è avere dubbi, ma lasciarsene paralizzare. (…) Quando, spero il prima possibile, mi toccherà porgere il braccio magari proprio ad AstraZeneca, cercherò di ricordarmi le parole del filosofo e quasi omonimo Anneo Seneca: ‘Sono meno da temere proprio quelle cose che più ci fanno paura”

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