Il pizzicotto

Nella diretta di stamane su Instagram, dove fra le 8.30 e le 9 leggo insieme a una cinquantina di persone i giornali, ho provato un senso di angoscia, come di chi non capisce dove stia la verità. C’è chi dice che la vaccinazione copre per 11 mesi e chi parla della metà; chi scrive editoriali mettendo in difficoltà Draghi, che con realismo allungherà di un’ora il coprifuoco, e chi dice che non lo voleva fare per non premiare la Lega. Noi lo scriviamo da giorni, ma sembra che qualcuno non voglia vedere. Negli Autogrill si mangia ai tavoli e la gente arriva da ogni dove. E’ più pericoloso l’Autogrill o il ristorante al coperto coi distanziamenti? Ma perché continuare con questo stillicidio dicendo: perché no la scuola al 100% e si ai ristoranti con dehor alle 23? Scrivendo che questa conquista (sai che roba!) c’è stata grazie al populismo e alle manifestazioni di piazza. Scusate ma qui stiamo perdendo i connotati della misura. La scuola al 100% significa trasporti, assembramenti e organizzazione che nessun preside si sente di garantire; un ristorante che vuole evitare di mandare a casa alle 21,30 i clienti è un’altra faccenda. Ma poi ci spiegate perché in America stanno raggiungendo l’obiettivo dell’immunità, avendo lasciato aperti i ristoranti con la possibilità di occupare il 25% dei coperti e invece da noi non si vuole ascoltare, mentre la gente va a pranzo negli Autogrill, per bisogno e per svago (lo hanno scoperto anche i giovani). Smettiamola con questo tira e molla di chi, sotto sotto, non vuole prendersi responsabilità ma solo pontificare dando aria alla bocca. Sono giorni e settimane cruciali, serve responsabilità, anche quando si informa. Paolo Massobrio

(P.S: Da leggere l’intervista apparsa oggi su il sussidiario.net a Antonio Intiglietta)