Il pranzo di Natale? Con più frutta e verdura

21.12.2016

Mele, pere, zucche e topinambur per un pranzo di Natale alternativo e salutare. E’ la provocazione lanciata ieri a Milano negli spazi dello show-room di Arclinea, dove Golosaria ha brindato al Natale e mettendo sul piatto una provocazione, volta a far rivalutare il ruolo di frutta e ortaggi anche durante le feste. Protagonisti della serata lo chef Pietro Leemann del ristorante Joia - Alta Cucina Naturale di Milano e la maestra di cucina Giovanna Ruo Berchera, che hanno intepretato il tema realizzando dal vivo una serie di ricette utilizzando come base i prodotti ortofrutticoli della filiera lombarda, in presenza della nutrizionista Silvia Santinato e del presidente di AopUno Lombardia Ambrogio De Ponti. Un appuntamento che è stato occasione per testare dal vivo i finger dell’orto di Rose by Mary, il nuovo format di cucina naturale lanciato da Maria Marinoni a Milano e il panettone vegano della pasticceria Corsini di Castel del Piano (Grosseto), accompagnati da una selezione di bollicine dolci e secche con l’Asti spumante e gli spumanti dell’Oltrepò pavese. @ Un tema caro anche a Paolo Massobrio, che su Avvenire di stamane rilancia la provocazione per declinare la sua personale ricetta antistress per il pranzo di Natale: “Nessuno dice nulla di fronte a un paradosso evidente - scrive - Il pranzo di Natale dell’abbuffata è diventato anacronistico, ancor più quando fra gli invitati c’è qualcuno che ha maturato patologie legate all’alimentazione o intrapreso la via vegetariana. (…) E se portassimo in tavola più frutta e verdura? Non è solo questione di alternativa, ma di pensare che il cibo dev’essere qualcosa che unisce, sapendo che il motivo di un ritrovarsi è un esercizio umano”. (Avvenire) @ Ma frutta e verdura giocano un ruolo fondamentale anche in termini di salute. Su La Stampa Andrea Tornielli riprende le parole dell’oncologa Maria Rosa Di Fazio per spiegare gli effetti positivi dell’ortofrutta nella lotta contro il cancro: “Ridurre la possibilità di ammalarsi di cancro si può, anche cambiando le abitudini a tavola”. E spiega come le cattive abitudini alimentari abbiano una stretta relazione con l’insorgere dei tumori. “Dobbiamo capire che non conta solo cosa mangiamo, ma anche quando lo mangiamo e con quali modalità. (…) E’ importante concedersi almeno una porzione di frutta al giorno, seguita da quattro di verdure: prima di tutto crude e poi cotte, in forma di minestroni e passate”.

X

Cookie Policy

This page uses third-party cookies to offer personalized content