Il ritorno dell'Ape e i dubbi sull'olio

13.11.2015

L’Ape della Piaggio non conosce crisi: quest’anno - fanno sapere dall’azienda - in Italia è stata registrata un’impennata di vendite (+20%) ma anche all’estero il mercato funziona (+13%). Motivo di questo successo la varietà degli allestimenti possibili che ne hanno fatto il modello prediletto dello street food. All’estero invece a dominare il mercato è soprattutto il modello risciò riproposto anche recentemente in un nuovo modello calesse, che va forte soprattutto nel sud est asiatico. @ Si allarga l’inchiesta sull’olio e entrano in gioco altre quattro procure: Firenze, Genova, Spoleto e Velletri. C’è il sospetto che non tutto l’olio dichiarato come italiano fosse tale e che ci sia stato approvvigionamento anche in altri Paesi (in primis Spagna). Sul tema olio da leggere su Sette l’intervista a Rodolfo Andrea Bertolli, della celebre famiglia che ha dato il nome al marchio oggi di proprietà della multinazionale Deoleo. “Il buon nome dell’olio d’oliva italiano sta andando a farsi benedire" - spiega e consiglia al governo di cambiare la legge: “più pene per chi imbroglia”. @ “Un’offerta provocatoria e non sufficiente”. Così le organizzazioni degli agricoltori hanno bollato l’offerta di 35 centesimi al litro (invece di 34) per il latte contro i 38/41 richiesti per coprire almeno le spese di produzione.

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