Il Trebbiano delle suore; auguri al Marocchino

14.01.2019

Si chiama “Coenobium Ruscum” ed è un vino bianco da vitigni trebbiano, malvasia e verdicchio prodotto a Vitorchiano (Viterbo) dalle suore di clausura insieme ad altre etichette destinate al mercato italiano ma anche agli Stati Uniti, al Canada e al Giappone. La storia raccontata da Sonia Ricci su Repubblica di sabato. @ “Per caso sono diventata la migliore trifulau”. Parola di Stefania Fenoglio, una ex fisioterapista che da 10 anni cerca tartufi e che ieri è stata premiata a Canale. “Il mondo delle trifole non è solo poesia, ma c’è anche molto marciume - racconta - Non esitano ad avvelenarti il cane”. (Corriere della Sera di domenica) @ Deca, corto, tiepido ma non troppo, con molta (o poca) schiuma. Il caffè “normale” diventa sempre più una rarità e la maggior parte dei clienti abbonda con le richieste su tazza, schiuma e temperatura. Per contro, chi lavora dietro al bancone ha imparato a dosare di tutto per venire incontro alle esigenze dei consumatori. Sul Fatto Quotidiano l’affondo di Carlo Tecce, che definisce i baristi dei veri e propri “eroi moderni”. @ Auguri al marocchino. Su La Stampa Valentina Frezzato ripercorre la storia della celebre bevanda nata 90 anni fa ad Alessandria che “Tra la base di espresso e latte montato a crema ha una riga di cacao che ricorda la striscia di cuoio apposta all’interno del Borsalino".

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