Dall’alto dei suoi 491 metri sul livello del mare, il borgo di Cocconato, in provincia di Asti, offre scorci panoramici incredibili e gode di un particolare microclima che gli vale il soprannome di “Riviera del Monferrato”. La via principale tra balconcini liberty e porte decorate, arriva ai portici del Palazzo Comunale, un raro esempio piemontese di edificio civile in stile gotico. Poco fuori da Cocconato, sulla strada che da qui porta in direzione di Montiglio Monferrato, si trova uno dei suoi luoghi più affascinanti: la chiesetta romanica, o Pieve, della Madonna della Neve, mentre nella vicina Albugnano sorge la splendida Abbazia di Vezzolano, gioiello assoluto dell'architettura romanica piemontese, immersa in un paesaggio suggestivo, la cui fondazione non è certa, ma il documento noto più antico risale al 1095.
(strada Monferrato, 2 - tel.0141907083)
Vino e vermouth (e anche cioccolato) sono da sempre i cavalli di battaglia della famiglia Bava, con i fratelli Roberto, Giulio e Paolo al timone, insieme alla generazione più giovane. La loro produzione vinicola è una celebrazione del territorio, con etichette ormai iconiche tra cui spiccano gli Alta Langa, e la teoria di vini rossi del territorio.
L’ospitalità della famiglia Bava si esplicita in un ampio progetto che parte dal loro bellissimo show room e poi ruota attorno a Casa Brina Suites (via Piave, 53), un edificio storico nel centro di Cocconato con una cantina settecentesca atta a ospitare convegni ed eventi culturali, artistici e musicali: dalle mostre d’arte ai concerti jazz. Anche la ricettività è di livello e poggia sulla disponibilità di 3 confortevoli camere. Il punto di partenza ideale per visitare le colline di Cocconato e poi far tappa nelle centenarie cantine Bava approfittando di diverse opportunità di degustazione, anche personalizzate: da quella classica coi vini che hanno fatto la storia delle cantine Bava, ai vermouth e al Barolo chinato, fino agli assaggi delle migliori Riserve di casa.
Il nebbiolo in Monferrato ha una storia secolare nonostante la sua riscoperta della vinificazione in purezza sia abbastanza recente, avendo lasciato spazio ad altri territori. Il Monferrato Nebbiolo "Serre di San Pietro" 2021 è però un vino su cui quest'azienda ha puntato molto, con un lavoro ventennale su un vigneto storico della famiglia. Messo in botti di legno da 15 hl per 10 mesi e successivamente affinato in bottiglia, ha colore rubino con unghia granata. Al naso si esprime la liquirizia, netta, accompagnata da una nota fresca, di menta. In bocca è pieno, fresco, con un tannino verde.
L'ANALISI DI ENOSIS
Nebbiolo proveniente da un territorio vocato. La polimerizzazione, che è vicina al 50%, rende il tannino morbido anche se presente (1355 mg/L). Ha un colore rosso rubino, dotato di una buona luminosità con intensità colorante oltre 4 e la tonalità inferiore a 1, mantiene il colore vivo. Molto equilibrato in bocca, con un buon impatto acido (pH 3.51), buona la struttura che lo rende piacevole e elegante.
San Genesio - Castagneto Po (To)
(via Francesco Viano, 1 - tel. 011912481)
Varrebbe da sola il viaggio la vista di cui si può godere una volta raggiunta la cima di questa collina, ma a impreziosire il panorama ci pensa la cucina di Gianni Spegis che, insieme al patron Simone Capello, regala un’esperienza culinaria indimenticabile, declinata in piatti che sanno combinare tecnica e semplicità, ma anche creatività, per un’esplosione di gusto. La cantina viaggia di pari passo col menu, garantendo calici di livello assoluto. L’ambiente è elegante e di grande confort.
Piatto imperdibile: scamone cbt alle cinque spezie, purea di patate, sugo d’arrosto affumicato al legno d’ulivo e taccole