I vini identitari di casa Rosset

Su ilGusto.it Paolo Massobrio degusta i vini prodotti in alta quota dalla cantina ecosostenibile daNicola Rosset

07.06.2022

Oggi su ilGusto.it Paolo Massobrio parla di una famiglia di “grapat” lombardi, i Levi- Rosset.

A fine ‘800 Guglielmo Levi arriva ad Aosta, dove comincia a produrre grappe di qualità e, a inizio del terzo millennio, sono tre i brand posseduti dalla famiglia mentre Cesare e il figlio Nicola Rosset si dedicano al vino.
Oggi la loro cantina è completamente ecosostenibile e a costo zero, per la produzione dei vini vengono usati anche gli orci toscani e le anfore di terracotta di Francesco Tava.

Tra i vini degustati spicca il Sopraquota 900, vino d’altura da uve petite arvine di 30 anni d’età, pressato e affinato in parte in anfora, in parte in orcio toscano, in parte in barrique e il resto in acciaio, che Massobrio descrive “Perfettamente bilanciato tra sapore e mineralità.” Poi il Vallée d’Aoste Petite Arvine 2020, vinificato solo in acciaio, setoso e vellutato; il Vallée d’Aoste Pinot Gris 2020, che Massobrio apprezza per l’avvolgenza morbida e la chiusura sapida; il Vallée d’Aoste Chardonnay, “pieno e croccante in bocca”.

Ma gli assaggi non sono finiti. Ecco lo Chambave Muscat, da moscato in purezza; il Vallée d’Aoste Cornalin, affinato in tino di rovere francese, molto coerente col vitigno; il cru Vallée d’Aoste Syrah 870, che “sorprende per la pienezza, la mineralità accentuata, la carezza dei tannini, l’equilibrio e l’intensità”; per chiudere con l’eccezionale Vallée d’Aoste Pinot Noir, che Massobrio definisce un capolavoro.

Az. Agr. Rosset

Quart (Ao)
loc. Torrent de Maillod, 4
tel. 0165774111

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