Settembre è il mese della vendemmia e settembre è anche quello dell’annuncio dei Top Hundred, che è avvenuto puntualmente il 15 settembre, come da 23 anni a questa parte. Ma è anche quello della chiusura del nostro Golosario dove la parte dedicata alle cantine è carica di novità e promesse. Alcune le trovate proprio qui.
E in omaggio alla stagione, anziché aprire con la foto dei calici e delle bottiglie, mettiamo una bella foto di baratuciat, l’uva bianca che cresce in Val Susa e nel Monferrato e che ha ben due produttori posizionati fra i top quest’anno.
Vent'anni fa premiavamo con il Top Hundred il suo Teroldego Rotaliano “Sangue di Drago” ottenuto da vigne di novant'anni (allora). Oggi abbiamo riassaggiato quello stesso, grandissimo, vino nell'annata 2021 e abbiamo ritrovato un campione da Top: di colore intenso, impenetrabile, al naso offre un mix di polpa di ciliegia e pompelmo rosa. In bocca è pieno, tannico, con un'acidità in evoluzione. Altrettanto interessante il Trentino Müller Thurgau ”Albeggio” 2023, di colore paglierino con riflessi dorati, ha naso molto intenso e persistente dove arriva il mango accompagnato dalle diverse nuance aromatiche che questo vitigno sa esprimere. In bocca è vellutato, fine, fresco con un finale piacevolmente amaricante. Il Pinot Grigio Ramato Vigneti delle Dolomiti 2023 è tipico fin dal colore che richiama il rame. Al naso, meno intenso del campione precedente, emergono i piccoli frutti, con la scorza di arancia candita. In bocca il sorso è fresco, leggermente spigoloso, con una tannicità ancora verde. Il Trentino Lagrein Rubino 2022 è la vera sorpresa della tornata di assaggi, probabilmente il miglior vino assaggiato nella sessione di degustazione di lunedì 16 settembre. Ha un colore concentrato impenetrabile, che già fa intendere la coté succosa del vino. Quello che però lascia il segno è il profumo di rosa che crea un piacevole contrasto con la pietra che emerge al naso. In bocca il frutto c’è nella sua polpa, piena, intensa, ma che si lascia poi andare in un finale fresco e minerale all’insegna della finezza. Da non dimenticare anche i due passiti: il Moscato Rosa Vigneti delle Dolomiti 2021, un vino raro e prezioso, con i profumi di uva spina e le speziature di sandalo, in un sorso pieno, non troppo abboccato. Il Trentino Superiore Vendemmia Tardiva Gewurtztraminer 2021 è una buona espressione di un vitigno capace di dare tra i migliori vini del mondo: ecco perché piace questo naso che oscilla tra datteri e litchi e la seta del sorso.
Un’azienda piccola, ma di carattere condotta da Marco ed Elisabetta, due enologi che hanno scelto di produrre vini estremamente legati al territorio con una proposta di ospitalità (con tanto di area camper) e una formula di enoturismo che in Monferrato vede un progresso continuo. Tra i vini, merita un applauso il Piemonte Chardonnay 2023, il bianco che non sfigura in una gamma dove naturalmente l’attenzione va ai rossi. Eppure piace questo calice dal colore paglierino, il naso tenue dove la banana appena accennata si accosta all’ananas e in bocca risulta di buona freschezza, diretto, immediato. La Barbera del Monferrato Superiore 2021 è però il vino più nelle loro corde e si sente. Bello il colore rubino fitto, al naso la mora è matura, intensa, golosa, con una nota balsamica che solo le grandi Barbera riescono ad avere. In bocca ritroviamo la pienezza del naso, il sorso ha l’acidità e l’ampiezza che solo questo vitigno riesce a coniugare. C’è insomma l’abbraccio tipico della Barbera monferrina. Ben fatto ma non altrettanto nelle nostre corde il Monferrato Rosso “La Bellona” 2021 (merlot e barbera) che si presenta di colore tendente al viola, scuro, impenetrabile. Al naso le note verdi si affiancano al cioccolato, in bocca però il tannino è ancora da arrotondare.
Nuova conoscenza, per noi, quella di Ugo Balocco, viticoltore in San Marzano Oliveto. Vino Bianco Contro Verso che ha l’anima del moscato vinificato secco. Ha colore oro velato, al naso fiori di arancio, miele quindi aromatico; in bocca è secco, di medio corpo con finale amaricante. Il Vino bianco Pina fa parte anch’esso dell’universo moscato, ma con l’affinamento in legno. Ha colore oro, note aromatiche più nette dove senti la salvia, la frutta esotica, il chinotto. In bocca è diretto, fresco, complesso per certi versi pieno, elegante, caratteristico. Bella promessa. Ma Ugo Balocco ci sa fare anche con la Barbera d'Asti 2022 che ha colore rubino pieno, naso vinoso che sa di confettura di more. In bocca è ghiotto, serbevole, contadino con una punta di volatile che non disturba. Diciamo che questa Barbera ci è piaciuta assai di più della Barbera d'Asti superiore "Freda" 2020 e anche del Nizza "Giulio" 2021 dove l’uso del legno inficia un poco l’equilibrio. Grandioso è stato invece il Canelli Moscato "Alda" 2023 dove c'è una concentrazione aromatica tipica di Canelli, con la scorza di arancio e le note erbacee che fanno un mix aromatico caratteristico. Gradissimo, serbevole, senti il melone in bocca in un sorso pieno, ghiotto.
Lo scorso anno questa cantina conquistò il top hundred con il Terre Alfieri Arneis “Sanromè” e quest’anno col il 2023 ci ha dato una conferma. Sempre grande! Ha colore brillante che vita verso l’oro; al naso un effluvio di frutta piena e profonda, con la mela e il suo torsolo. Il bocca è elegante, diritto, verticale, piacevolmente fresco e sapido. Tuttavia, questa azienda per noi si è superata con il Cisterna d'Asti superiore 2021 "Santa Lucrezia". Ha colore rubino verso la viola, al naso la ciliegia e il suo nocciolo, intenso e profondo. Molto elegante, minerale, equilibrato, suadente, fruttato fino in fondo in bocca dove chiude leggermente sapido.
Vino spumante Riesling "Peu Moussant" 2022. Che gran sorpresa assaggiare le bollicine di questa cantina storica (che ha fatto la storia) dell’Oltrepò Pavese. Si presenta con un perlage ricco abbastanza persistente, che emerge da un colore paglierino con note dorate. Al naso colpisce la pera, la frutta esotica, il chinotto, con cenni di idrocarburi,per una bella verticalità minerale che si avvertirà anche in bocca. Dove si presenta ricco, dove alla fine, trapassando una piacevole speziatura, rimane la freschezza dell'acidità che prolunga la persistenza. Notevole, e non poteva essere altrimenti, è anche la Special Cuvèe brut "Fernando Bussolera" Pinot nero metodo classico 2018. Ha colore paglierino brillante con tendenza oro antico e bollicine finissime. Al naso la fragranza della crosta di pane leggera, con un bouquet fresco con note di frutta sottospirito. In bocca è pieno, elegante, astringente, fresco. E’ molto elegante e lascia la bocca pulita dove risenti la crosta di pane.
Siamo dei fan di questa azienda marchigiana che porta la firma di Stefano Antonucci. E l’assaggio di due suoi bianchi bio ci ha confermato la nostra incondizionata stima. Il Marche Passerina 2022 ha colore paglierino classico, tenue; al naso ha polpa di frutta, e un cenno di banana, polpa di pera matura, qualche nota erbacea, balsamica. In bocca il sorso è molto equilibrato, rotondo, tannico, mediamente persistente.
Torniamo a riassaggiare i vini di quest’azienda che rappresenta uno dei punti di riferimento nel mondo del Cirò. Partiamo quindi dal Cirò Bianco “Curiale” 2023 che conferma l’ottima impressione dello scorso anno (link). Di colore paglierino con riflessi dorati, al naso spicca l’erba limonina mentre in bocca a marcare il segno è il tannino in un sorso fresco e asciutto. Interessante ma meno incisivo il Cirò Rosato “Le Formelle” 2023 con il piacevole naso di piccoli frutti e l’acidità spiccata. Il Cirò Riserva “Volvito” 2021 è uno dei loro cavalli di battaglia e infatti non sbagliano. Il naso è un piacevole mix di ginger ed erbe aromatiche che evoca il vermut. In bocca è diretto, con un tannino ben integrato. Non a caso è stato uno dei nostri Top Hundred!
Altro giro di assaggi per questa cantina a cui siamo da sempre affezionati (link) e che rappresenta uno dei pionieri del vino calabrese nel mondo. Il Calabria Bianco Pecorello “Pandosia” 2023 rende onore a questo grande (e sottovalutato) vitigno. Dal colore paglierino con riflessi verdognoli, ha naso molto aromatico, con profumi di alloro e mentuccia. In bocca è ampio, secco, con un finale piacevolmente amaricante. Piacevole ma non sullo stesso piano, il Terre di Cosenza Donnici Bianco “Lunapiena” 2023: di colore più chiaro, quasi trasparente, ha naso di clementina, gessoso. In bocca è decisamente secco, con una punta amarognola. Il Greco nero di Calabria “Rosaspina” 2023 ha colore tenue, molto bello, che si accompagna a un naso aromatico, fruttato e un sorso che cerca (e trova) nella leggerezza e nella voglia d’estate il suo marcatore. Passando ai rossi, ci convince appieno il Calabria Nerello 2021. Al naso è intenso, pimpante con i piccoli frutti netti e una nuance di leggera tostatura. Il Terre di Cosenza Donnici “Telesio” 2020 tira fuori i muscoli: al naso c’è il mallo di noce e il pomodoro maturo, accompagnato dalle spezie. In bocca è pieno, tannico, consistente.
Siamo in una delle capitali del vino sardo e, oggi, italiano. Questa piccola cantina – come amano definirsi – sa fare però grandi cose, partendo dalle vigne di famiglia. Il Vermentino di Sardegna “Alba” 2023 è un ottimo campione: di colore oro (il Vermentino di Sardegna raggiunge da questo punto di vista vette inarrivabili), ha naso pieno, intenso, immediatamente floreale per poi dare campo al fico d’India e alla senape. In bocca è equilibrato, con acidità moderata e sorso rotondo. Il Carignano del Sulcis “Eclisse” 2021 celebra la forza, la potenza di questo vino. Il colore punta all’inchiostro, al naso la frutta è cotta dal sole, con il pepe che contraddistingue alcuni tra i grandi vini sardi. In bocca ha tutto al suo posto: struttura, rotondità, tannino. E’ una promessa!
Siamo tornati sulla tracce di Francesco Lepori, il produttore di Trinità d’Agultu che conquisto con il suo bianco da uve vermentino e galoppo, il Top dei Top nel 2021. Un riconoscimento che gli ridaremmo immediatamente dopo aver assaggiato, con la complicità della sommelier Alessia Biasini, il suo Colli del Limbara Zilvara 2023 Ha colore paglierino brillante e consistente. Il naso pulitissimo ed emerge subito il frutto candito, poi le erbe officinali, il rosmarino, la polpa di frutta esotica, più la banana, la salvia, la macchia mediterranea, il fico d'india e la resina. Un bouquet spettacolare. In bocca è pieno, quasi dolce, rotondo, con il miele e il caramello salato che ruotano sul palato. Grandioso!!! Notevole anche il Caricagiola 2023 che ha colore violaceo intenso, con piccoli frutto, melognano, ribes, chiodi di garofono, in un naso suadente, speziato, pepato. E’ decisamente grandioso, pregnante, concentrato, fresco, tannico. Un grande produttore di cui ancora non abbiamo capito se sa di esserlo oppure no.
Infine tra gli altri assaggi d’obbligo segnalare il pregevole Alta Langa Blanc de Noirs “Le bolle di Ariel” 2020 dell’azienda agricola POGGIO MATTEO di Castel Boglione (At). Di colore tendente all’oro, al naso i fiori (viola) vengono percorsi da una vena minerale, ferrosa. In bocca è morbido, cremoso, di giusta acidità. Una bolla avvolgente che invita a bere.