Incognita export, dry Brachetto e il Grignolino che fa bene alla salute

15.03.2017

Fari puntati sul mondo del vino in un’inchiesta pubblicata da ItaliaOggi, che riprende i dati relativi all’export di vino italiano extra UE e segnala alcune divergenze sulle rilevazioni; mentre per l’Istat l’export di vino italiano verso i primi 7 mercati non europei nel 2016 è valso 2,4miliardi di euro, secondo le dogane degli stessi Paesi le importazioni sono valse molto di più, circa 2,9 miliardi di euro. @ Il Brachetto d’Acqui diventa anche “Dry”. Venerdì scorso a Roma il Comitato vitivinicolo nazionale ha approvato la proposta di modifica del disciplinare del Brachetto, permettendone la produzione anche nella versione non dolce. Le prime bottiglie di Brachetto Dry saranno messe sul mercato con la prossima vendemmia, ma le aspettative dei produttori sono alte: “Essere riusciti ad ampliare la gamma dei prodotti a base di uve brachetto - ha spiegato il presidente del consorzio di tutela Paolo Ricagno - apre nuove opportunità di crescita per una filiera che non merita la crisi in cui si trova da anni”. (La Stampa) @ Ma in Piemonte arriva anche il Vino del Papa. Si tratta del Grignolino raccolto nella vigna di Portacomaro dedicata a papa Bergoglio (la cui famiglia è originaria proprio di Portacomaro n.d.r), che a 4 anni dalla sua messa a dimora vedrà uscire sul mercato le prime bottiglie il mese prossimo. Lo racconta su La Stampa Franco Binello, che spiega anche come le vinacce di grignolino possano essere utilizzate in campo medico: i loro polifenoli potrannofunzionare da compendio nella rigenerazione dell’osso paradontale.

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