Invasione del cibo spazzatura e la disfida del cioccolato

“Fra meno di dieci anni i trapianti di fegato serviranno più a curare cirrosi metaboliche che malattie epatiche virali”. E’ l’allarme lanciato dal presidente dell’Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopici ospedalieri (Aigo) Gioacchino Leandro, che su La Stampa invita a riflettere sull’importanza della nutrizione. E aggiunge: “Lo stile alimentare è cambiato e non in meglio. La popolarità del cibo spazzatura ha modificato il nostro organismo e ci ha portato ad accumulare grasso con conseguenze potenzialmente drammatiche per la salute. (…) L’Oms stima che entro il 2030, in Italia il 50% delle donne e il 70% degli uomini sarà obeso. Il nostro obiettivo è sensibilizzare le persone sull’importanza di tornare ai principi dell’alimentazione mediterranea”. @ Il cioccolato al latte si deve ad un artigiano, Daniel Peter, che lo realizzò per la prima volta nel 1875. E’ la difesa di Marc Oliver Peter, un rappresentante di vini appassionato di cioccolato che ha contestato la pubblicità con cui l'azienda svizzera Cailler avrebbe rivendicato l’invenzione del cioccolato al latte. E dice: “Usurpa il marchio”. (La Repubblica) @ Nuovi bevitori di latte crescono. Sono sempre più numerosi gli italiani che scelgono il latte di soia al posto di quello tradizionale. Secondo i dati Nielsen, le vendite di latte fresco in Italia sono diminuite del 7,4%, mentre il latte ad alta digeribilità è cresciuto dell’ 8,4%, anticipato dal latte vegetale che ha conquistato quasi 24 punti percentuali. E oltre al latte di soia, nei supermercati si trovano con facilità anche bevande di riso, mandorle, avena oppure grano. Le cause di questa tendenza? Sono da ricercare nell’aumento delle intolleranze, nella curiosità per alimenti nuovi e nella crescente attenzione per il rapporto tra alimentazione e benessere. (Corriere della Sera) @ Paese che vai, prodotto italiano che trovi. Sono molti i cibi made in Italy che spopolano nel mondo, e parecchi di questi anche “insospettabili”. Qualche esempio: la Gran Bretagna ama il pesto e la ‘nduja, i Paesi Scandinavi, la Germania e l’Olanda vanno pazzi per il radicchio rosso di Treviso, mentre gli Stati Uniti non possono rinunciare all’aperitivo “italian style”. (Il Giornale) @ Langhe in trasferta a Piazza dei Mestieri a Torino. Questa sera, lo chef langarolo Massimo Camia curerà una cena a 70 € per il Ristorante La Piazza (ore 20.30), mentre i tre produttori di Barolo Elio Altare, Chiara Boschis e Giorgio Rivetti proporranno ai commensali i loro vini. La cena sarà anticipata alle 19.00 dalla proiezione del film “Barolo Boys. Storia di una rivoluzione”, proiettato nella Sala Cinema di Piazza dei Mestieri (via Durandi, 10), in  presenza degli autori. L’ingresso al cinema è grauito fino ad esaurimento posti. Per info e prenotazioni relative alla cena: ristorante@piazzadeimestieri.it oppure 011.19709679